L’intervista a Landini (Cgil) del Corriere
Roma – Criticato per il suo appello alla «rivolta sociale», il segretario della Cgil, Maurizio Landini, intervistato da Enrico Marro, spiega che quell’espressione «significa non voltarsi dall’altra parte rispetto alle diseguaglianze e mettersi insieme per cambiare le cose. (…) In questo Paese il terrorismo rosso e nero è stato sconfitto dal movimento dei lavoratori, come il nazismo e il fascismo. Quindi non prendiamo lezioni da nessuno. Oggi chi sta fomentando la situazione è il governo e la sua logica autoritaria. Invece, quando le persone si rivoltano contro le ingiustizie e scendono in piazza nessuno dovrebbe averne paura perché conflitto e mediazione sociale sono il sale della democrazia». Landini rivendica lo sciopero generale del 29 novembre contro la manovra di un «governo che ha la maggioranza in Parlamento ma non nel Paese, fa aumentare la povertà e non negozia con chi rappresenta tutti i lavoratori e i pensionati». E insiste sul referendum sull’autonomia differenziata, «perché noi questa legge vogliamo cancellarla».