Confimi Sanità, Decreto Tariffe: bene intesa Stato-Regioni su LEA ma restano criticità
Roma – “Apprendiamo con soddisfazione l’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni dei Nuovi LEA, l’aggiornamento delle prestazioni e delle tariffe sono un importante passo avanti per il tutto il Sistema Sanitario Nazionale ma restano aperti alcuni nodi cruciali legati all’appropriatezza prescrittiva del settore protesico”. Così Confimi Industria Sanità per voce del presidente Massimo Pulin a commento dell’approvazione del cosiddetto “Decreto Tariffe”. “Siamo soddisfatti che dopo otto anni – i nuovi Lea hanno fatto la loro comparsa la prima volta nel 2017 – si sia riconosciuta l’importanza di investire nel miglioramento delle prestazioni protesiche. Tuttavia, è essenziale affrontare alcune criticità” sottolinea Pulin scendendo poi nel dettaglio. Rispetto al vecchio impianto del 1999, il numero dei dispositivi su misura è stato ridotto da 1.315 a 1.063, con una maggiore attenzione all’efficienza e alla funzionalità. Questi progressi, tuttavia, non colmano alcune lacune importanti: dispositivi essenziali come gli ausili specialistici su misura dell’elenco 30 bis e i presidi per la deambulazione dei diabetici, oltre a tutta una serie di dispositivi pediatrici, rimangono esclusi dal finanziamento diretto e saranno oggetto di gara, penalizzando i cittadini più fragili e mettendo a rischio la qualità dell’assistenza. Confimi Industria Sanità ribadisce che, nonostante il nuovo stanziamento economico rappresenti un importante passo avanti, la ricezione delle normative europee in merito mettono invece a rischio l’appropriatezza prescrittiva degli ausili di ortesi e protesi e quindi la valorizzazione delle competenze del settore. “Solo con una implementazione di prescrizioni personalizzate sul paziente si potranno evitare gli sprechi e le inefficienze del passato. Il rischio è che si ripresentino in una forma nuova”.