Milano – Dal 16 al 18 novembre 2024, presso l’ALLIANZ MICO di Milano, si terrà il XXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia (SIP – IRS), dal titolo “Pneumologia, il futuro è adesso”, presieduto dal professor Fabiano Di Marco. Con oltre 1300 partecipanti e un intenso programma formativo, il congresso affronterà tematiche cruciali, tra cui prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie respiratorie, con l’obiettivo di esplorare le ultime innovazioni e le sfide future nel campo della pneumologia, inclusa l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale per ottimizzare le metodologie diagnostiche e terapeutiche. In Italia, le malattie respiratorie sono la terza causa di morte dopo quelle cardiovascolari e oncologiche, e la loro incidenza è in crescita, anche per via dell’invecchiamento della popolazione. Sebbene esistano misure preventive efficaci, queste patologie sono spesso trascurate, diagnosticate in ritardo e trattate in modo insufficiente. Tra le più comuni vi sono l’asma, la BPCO, il tumore del polmone, l’OSAS, l’ipertensione polmonare, le bronchiettasie, le interstiziopatie e la fibrosi polmonare e le malattie rare polmonari. “I dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stimano che attualmente centinaia di milioni di persone soffrono di malattie respiratorie croniche. Secondo l’OMS, le 5 più importanti malattie respiratorie non solo causano il 17% di tutte le morti, ma sono alla base di ben il 13% di tutti gli anni di vita in buona salute persi (per invalidità o morte)” spiega il professor Fabiano Di Marco. A più di quattro anni dall’inizio della pandemia di Covid-19, che ha fatto comprendere alle autorità sanitarie e all’opinione pubblica l’importante ruolo della pneumologia nell’ambito del sistema sanitario nazionale, ci troviamo di fronte a un momento cruciale sia per la disciplina che per la sanità in generale. L’impatto dell’inquinamento atmosferico e del cambiamento climatico sulla salute respiratoria di tutti i cittadini richiede politiche immediate. Anche le problematiche classiche della pneumologia rimangono cruciali, poiché le malattie respiratorie croniche continuano a rappresentare significative cause di morbilità e mortalità, con un aumento previsto nei prossimi anni. In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale sta emergendo anche nel campo della medicina, grazie a progressi tecnologici che ne consentono l’applicazione concreta in diversi ambiti, tra cui la pneumologia, con metodologie diagnostiche avanzate e terapie farmacologiche sempre più personalizzate e precise. “L’unico modo per conciliare un’ottimale assistenza sanitaria ai malati e una spesa pubblica sostenibile è prevenire le malattie respiratorie, assicurare una diagnosi il più possibile precoce, con strumenti standardizzati cui seguano terapie tempestive e appropriate, in grado di prevenire o ritardare l’invalidità, gestire i malati cronici il più possibile sul territorio – continua il professor Di Marco -. L’impatto delle malattie respiratorie croniche, oltre a causare morti premature, ha importanti effetti negativi sulla qualità della vita e sulla disabilità dei pazienti”. Tra i temi principali del Congresso, quest’anno sarà dato particolare rilievo anche alla sostenibilità. Le aziende partecipanti sono invitate a dimostrare il proprio impegno ambientale adottando misure concrete anche nell’ambito del congresso, come l’uso di materiali riciclati per gli stand e la promozione del trasporto pubblico per gli spostamenti in città. Inoltre, il 17 novembre si svolgerà la “Green Breath Challenge”, una corsa gratuita nel verde di CityLife, che mira a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della salute respiratoria e del rispetto per l’ambiente, promuovendo uno stile di vita attivo e sostenibile. “È essenziale che la comunità medico-scientifica italiana unita ai professionisti sanitari interessati al management del paziente respiratorio collaborino nella definizione di standard chiari e linee guida mirate ad assicurare cure ottimali, efficaci e sempre più personalizzate alle specifiche necessità del malato” conclude il professor Di Marco. Adottando azioni mirate per la salute polmonare, i governi possono migliorare la vita dei cittadini e rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari. La Coalizione Internazionale per l’Apparato Respiratorio (IRC), punta a ridurre la mortalità legata alle malattie respiratorie a livello globale entro il 2030, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, incoraggiando strategie nazionali mirate alla prevenzione e all’accesso alle cure. In Italia, SIP/IRS e AIPO-ITS/ETS collaborano con la Consulta della Pneumologia – l’organo italiano responsabile dell’attuazione delle direttive IRC a livello nazionale – per sviluppare e promuovere strategie nazionali efficaci, sensibilizzando istituzioni e popolazione sulle patologie respiratorie.