Milano – Il Consiglio regionale ha approvato oggi a larghissima maggioranza (57 voti a favore e 1 astenuto) la legge sulla promozione del turismo ippico e sul rafforzamento della rete di ippovie, di cui è relatrice Silvia Scurati (Lega). Il provvedimento modifica due leggi preesistenti (la legge regionale n°27 del 2015 sull’attrattività turistica e la legge n°5 del 2017 sulla Rete escursionistica lombarda) introducendo il concetto di turismo ippico, inteso come “l’insieme delle attività turistiche, ludiche, ricreative, addestrative e sportive effettuate con l’utilizzo di equidi (cavalli, muli, asini, ecc.) come elemento di valorizzazione del territorio nel rispetto della sostenibilità ambientale, del benessere animale e del paesaggio rurale”. La promozione di questa particolare filiera turistica avverrà attraverso il potenziamento della rete di ippovie, definite come “un tracciato provvisto di apposita segnaletica destinato al transito in sicurezza anche degli equidi con cavaliere o conduttore a mano realizzato sul sedime di sentieri, carreggiate, argini e qualsiasi altro tipo di tracciato.” Il dispositivo affida a ERSAF (Ente Regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste) il compito di aggiornare il catasto regionale della rete escursionistica, con l’inserimento delle ippovie esistenti o di nuova realizzazione. Per la realizzazione di nuove ippovie, il completamento di quelle esistenti, la segnaletica, la promozione e comunicazione dei percorsi è previsto uno stanziamento di 1 milione di euro nel biennio 2025-26. Ulteriori 100mila euro saranno riconosciuti a ERSAF, sempre nel biennio, per l’attività di monitoraggio e aggiornamento del catasto. Le somme stanziate da Regione Lombardia potranno essere integrate tramite accordi di partenariato con associazioni, enti no profit e privati interessati a investire nel potenziamento delle infrastrutture a supporto del turismo ippico. “L’approvazione di questa legge con una maggioranza ampia e condivisa è il segno del grande lavoro di ascolto e di approfondimento svolto in questi mesi in Commissione –ha sottolineato la relatrice Silvia Scurati (Lega)-. Si tratta di un provvedimento importante che mira alla promozione di un tipo di turismo sostenibile e di qualità, amico dei territori e in grado di generare nuove attività economiche. Valorizzare il turismo equestre, definire al meglio le ippovie anche attraverso apposite reti integrate con l’attuale rete sentieristica, coinvolgere le federazioni competenti ed ERSAF significa investire –ha concluso Scurati – su una leva importante per lo sviluppo del territorio lombardo, cercando altresì di evitare lo spopolamento delle aree rurali e montane della nostra regione.” Approvati anche tre emendamenti: i primi due, a firma della Consigliera Scurati, prevedono che ERSAF possa avvalersi, della collaborazione e del supporto del CAI Lombardia, del Collegio regionale delle Guide alpine della Lombardia e del Comitato lombardo della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE). Si dispone, inoltre, che ERSAF possa ricorrere, anche e a titolo consultivo, al supporto tecnico del Comitato lombardo della Federazione Italiana di Turismo Equestre e Tecniche di Ricognizione Equestre Competitiva – ANTE (FITETREC-ANTE). Approvato anche un emendamento proposto da Roberta Vallacchi (PD) per prevedere che l’individuazione, la progettazione, la realizzazione, la manutenzione e gestione dei percorsi e dei punti di servizio (ad esempio, rifugi, bivacchi, scuderie e centri ippici, o di ristoro) avvenga anche nel rispetto delle normative e delle disposizioni di carattere locale. Inoltre, con un ordine del giorno a firma del Capogruppo della Lega, Alessandro Corbetta – primo firmatario del progetto di legge – si invita la Giunta a integrare le nuove disposizioni in materia di turismo equestre e ippovie con le politiche sanitarie regionali in materia di terapie sanitarie con l’ausilio di animali, in particolare con interventi di ippoterapia. Secondo statistiche della Federazione Italiana Sport Equestri, nel 2023 si contavano in Lombardia oltre 29.500 tesserati, 27.900 atleti iscritti e 380 società ippiche e una settantina di enti di promozione.