Milano – Per il sindaco di Milano Giuseppe Sala il ritorno di Donald Trump alla guida degli Stati Uniti rappresenta “un rischio” a livello internazionale mentre il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana l’importante è che “continuino i buoni rapporti” sia con l’Italia che con la Lombardia: l’esito delle Presidenziali USA accende il dibattito anche nella politica milanese e lombarda. Il sindaco Sala ha affidato la sua riflessione ai social. “L’esercizio della democrazia è la difesa più forte che la democrazia stessa ha a disposizione. Ma non possiamo fare finta che questa scelta elettorale sia neutra e non reazionaria per la vita interna degli USA, ma soprattutto rischiosa a livello internazionale – ha scritto in un post -. I rapporti con Putin, l’assedio a Capitol Hill non possono essere dimenticati. I programmi di Trump per i prossimi 4 anni sono addirittura più cupi. La pressione sull’Europa, definita ‘luogo terribile’ soltanto due giorni fa, si avvertirà fatalmente. È ora che l’Europa realizzi che è finita un’era: quella di un continente che non è unito e che confida su ciò che avviene oltreoceano. Mentre ci toccherà misurare l’impatto di Trump sulle politiche internazionali, sulla lotta al cambiamento climatico e sull’energia, l’ Europa ha una strada segnata, se vuole continuare a mantenere il proprio livello di qualità di vita e procedere verso l’autonomia di cui ha bisogno il più grande e prospero mercato e il più efficace welfare al mondo: bisogna attuare da subito, entro i prossimi 4 anni, le indicazioni del Rapporto che Mario Draghi ha consegnato e illustrato ai vertici UE”. Il presidente della Regione Fontana a margine di un evento pubblico ha invece commentato: “Per noi è importante che continuino a esserci rapporti positivi tra gli Stati Uniti e l’Italia, tra gli Stati Uniti e la Lombardia”. Rapporti che, ha evidenziato il governatore “in questi anni sono sempre migliorati e hanno dato sempre la possibilità di incrementare il nostro interscambio commerciale e di avere sempre un grande sostegno”. Quanto al tema dei dazi e alla possibilità che la nuova amministrazione Usa attui una politica più restrittiva, Fontana si è limitato a dire “sui dazi vedremo, capiremo come si muoverà il nuovo presidente”.