Barbieri (Confcommercio): costo della vita e contratti di lavoro

Barbieri (Confcommercio): costo della vita e contratti di lavoro

Milano – Commentando l’articolo del Corriere Della Sera (pagine milanesi) dal titolo: “Milano, costo della vita alle stelle”, Marco Barbieri, segretario di Confcommercio Milano, ha puntualizzato sui social: “Il costo della vita a Milano è cresciuto molto negli ultimi anni. Un dato di fatto, come giustamente ricordato dal Corriere della Sera questa mattina. Voglio però precisare alcuni punti. Energia, affitti, materie prime hanno un tasso di incidenza molto alto sui costi di un’impresa che li assorbe fino che è sostenibile farlo. Ma pesano innegabilmente anche sui budget delle famiglie. Il punto nodale su cui concentrarsi non è un salario minimo o un salario “cittadino” ma è l’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro leader. Che non è vero che non hanno efficacia. La contrattazione collettiva è l’unico strumento per garantire tutele ai lavoratori aggiungendo il valore del welfare aziendale e della contrattazione aziendale. Ad esempio nel terziario, nel turismo e nella ristorazione i contratti collettivi recentemente rinnovati garantiscono una remunerazione base dei lavoratori oltre i 10 euro indicati nella ricerca ripresa dal Corriere. Una lavoratrice o un lavoratore con un quarto livello del contratto del terziario ha un minimo salariale di 13/14 euro all’ora. Un quadro 22 euro. Nella ristorazione un quarto livello guadagna 11,93 euro all’ora e un quadro 17,86. Il contratto del turismo prevede per un quarto livello una paga oraria di 12,10 euro e per un quadro di 17,89. Ecco qual è la base salariale a cui poi si aggiunge il valore della contrattazione aziendale e del welfare. Perciò, di cosa stiamo parlando? Questo è il valore della contrattazione e dei corpi intermedi: garantire principi di equità e di equilibrio, ma anche di sostenibilità economica e sociale tra imprese e lavoratori. Per questo è fondamentale arrivare ad un’applicazione erga omnes di questi contratti. E poi va ridotto il costo del lavoro stabilizzando il taglio del cuneo fiscale. Solo in questo modo si rafforza il potere di acquisto dei lavoratori rendendo la città più vivibile e più fruibile”.