Casa, Stanzione (Cgil): salari troppo bassi, proprietà indivisa una risposta

Casa, Stanzione (Cgil): salari troppo bassi, proprietà indivisa una risposta

Milano – “Il problema della casa è un problema che riguarda i salari delle persone. C’è chi ha bisogno di casa perché è in una condizione di disagio sostanziale, molte volte escluso dal mercato del lavoro. E poi ci sono lavoratrici e lavoratori che non guadagnano a sufficienza per vivere a Milano. È una delle ragioni che hanno spinto a scioperare i lavoratori di Ubisoft, residenti fuori città e richiamati dallo smartworking”. Luca Stanzione, segretario generale Cgil Milano, ospite al Forum della Rigenerazione Urbana, lancia alcune proposte sulla casa. La prima, per chi vive in condizione di estrema fragilità economica e sociale, è un fondo pubblico finanziato dal Governo e dalla Regione per incrementare l’edilizia residenziale pubblica. La seconda, presentata a luglio dalla Camera del Lavoro in un evento pubblico con l’assessore Bardelli, è l’istituzione di un fondo pubblico a garanzia dell’edificazione a proprietà indivisa. “La proprietà indivisa è in grado di fornire un canone calmierato a 60, 80, 100 Euro al metro quadro all’anno – ha spiegato Stanzione -. Il problema, oggi, è che i soggetti che fanno proprietà indivisa non riescono ad ottenere il credito dalle banche. Un fondo pubblico di garanzia si ricapitalizzerebbe, perché gli edifici edificati a proprietà indivisa sarebbero di proprietà del fondo”. Stanzione propone anche un ragionamento sulle aree. “Nell’Italia dell’e-commerce del 2024 avere interi quartieri, Affori, Bovisasca, Bovisa, in cui ancora esistono logistiche che stanno dentro il perimetro della città, significa fare arrivare dentro il perimetro della città i tir, significa inquinare di più, significa aumentare il traffico. Il cambio di destinazione ed uso di quelle aree consentirebbe di allargare e spostare quelle zone di intrescambio da altre parti, significa liberare aree”. Nel suo intervento il leader Cgil ha denunciato anche le condizioni degli inquilini del PAT. Per Stanzione è necessaria “un’alleanza fra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione per convincere Regione Lombardia e l’amministrazione straordinaria del PAT a tornare indietro a ripensare un modello diverso”.