Istat, Pil: Secondo trimestre +0,2%
Roma – A seguito della pubblicazione, il 23 settembre, delle nuove stime annuali previste dalla revisione generale dei Conti nazionali, l’Istat ha aggiornato le serie trimestrali. Nel secondo trimestre il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2020, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è confermato in aumento dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, mentre la stima tendenziale è rivista a +0,6% da +0,9% precedentemente stimato. Il secondo trimestre ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al secondo trimestre del 2023.N el secondo trimestre del 2024 l’incidenza del deficit delle Amministrazioni pubbliche sul Pil è diminuita rispetto allo stesso trimestre del 2023 al 3,4%, mentre il saldo primario è tornato positivo per la prima volta dal quarto trimestre del 2019. Lo rileva Istat con il Conto delle Pa che recepisce la revisione generale dei Conti nazionali pubblicata lo scorso 23 settembre e la integra con la diffusione di serie storiche trimestrali riviste per l’intero periodo. Il saldo primario è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,1% (-0,8% nel secondo trimestre del 2023). Il saldo corrente delle amministrazioni pubbliche è stato anch’esso positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,5% (1,3% nel secondo trimestre del 2023). Il potere d’acquisto delle famiglie aumenta per il sesto trimestre consecutivo, beneficiando del persistente rallentamento della dinamica dei prezzi. La quota di profitto delle società non finanziarie prosegue la sua discesa dopo la fase ascendente sperimentata fino al primo trimestre del 2023. Lo segnala l’Istat. Sempre secondo quanto comunicato dall’Istat, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,2% nel secondo trimestre 2024, con uno stesso incremento per il loro potere d’acquisto. I consumi sono cresciuti dello 0,4%, con una propensione al risparmio delle famiglie consumatrici del 10,2%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.