Longevità in salute, nasce a Bergamo il Centre for Healthy Longevity

Milano – Come stanno mutando le traiettorie di invecchiamento rispetto a quanto già avvenuto nei decenni precedenti? Come garantire alle persone che invecchieranno nei prossimi anni non solo una buona salute fisica, ma anche una ottimale qualità della vita nella longevità? Come supportare e rendere elemento essenziale di innovazione la convivenza intergenerazionale negli ambienti lavorativi e di vita quotidiana? Come proteggere le persone dai fattori di rischio quotidiano e come orientarle nel prevenire patologie croniche che possono condurre a un invecchiamento fragile o non autosufficiente? A queste domande chiave mai avanzate prima d’ora e per le quali bisognerà trovare soluzioni scientificamente solide nei prossimi anni a venire, dettate dalle nuove necessità legate all’andamento demografico (che vede l’aumento del numero di persone over65 e l’allungarsi dell’aspettativa di vita mediamente fino agli 85 anni), intende rispondere l’Università degli studi di Bergamo attraverso il nuovo Centro di Ateneo per la Longevità in salute (Centre for Healthy Longevity – CHL), che prende origine dall’impegno nell’ambito Stili di vita, salute e benessere della persona espresso nel Piano Strategico di Ateneo 23-27. Il CHL nasce con una visione ampiamente multidisciplinare per riuscire a cogliere, nella sua ricerca e proposta di innovazione, la maggior parte delle dimensioni della complessità di cui l’età anziana rappresenta la massima espressione. “Il Centro – spiega il Rettore, prof. Sergio Cavalieri –, attraverso progetti di ricerca nazionali e internazionali, intende avere una visione che va oltre l’idea di persona anziana come necessitante di servizi o incline alla malattia e non autosufficienza, rivedendo i modelli teorici che ad oggi hanno definito l’anzianità come perdita e sottovalutato la longevità come possibilità. Ma non solo: la ricerca e l’innovazione saranno condotte e perseguite a stretto contatto con il territorio, costituendo un elemento importante di connessione nell’ecosistema governativo, sanitario, sociosanitario e industriale bergamasco con cui si è stipulato il Memorandum of Understanding”. A sostegno del CHL, il Memorandum of Understanding è stato siglato da Elena Carnevali, Sindaca di Bergamo e dal suo predecessore Giorgio Gori promotore di questo impegno, Pasquale Gandolfi, Presidente della Provincia di Bergamo, Ariela Benigni, Segretario Scientifico dell’Istituto Mario Negri e Coordinatore delle Ricerche della sede di Bergamo e Ranica, Giovanni Fassi, Vicepresidente di Confindustria Bergamo con delega alla Transizione digitale e all’innovazione, Iorio Riva, Direttore del Dipartimento della Programmazione per l’integrazione delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie con quelle sociali di ATS Bergamo, Franco Cammarota, Presidente di FERB – Fondazione Europea di Ricerca Biomedica. Il memorandum costituisce un accordo di impegno reciproco per la progettazione e realizzazione delle attività del prossimo futuro. Il CHL prende origine da una articolata interlocuzione con il territorio: proprio grazie al centro si potrà dare avvio a co-progettazioni che trovano condivisione di obiettivi sia di conoscenza, e/o trarre vantaggio dall’avanzamento delle conoscenze derivate dalla ricerca del CHL per produrre innovazione. “Essere all’interno dello stesso ecosistema promotore di innovazione culturale, urbana, imprenditoriale – aggiunge la prof.ssa Francesca Morganti, Responsabile Scientifica – CHL Centre for Healthy Longevity – e, allo stesso tempo, avere una dimensione nazionale e internazionale dialogando costantemente con gli altri centri specializzati sulla longevità in salute, al fine di avere reciproche contaminazioni tra idee e interessi per la ricerca futura: questo è un ulteriore e importante obiettivo che il CHL si pone fin dalla sua istituzione”. Il CHL, infatti, è già inserito in una rete di altri centri e realtà di ricerca e formazione nazionali e internazionali con i quali si alimenterà il dibattito scientifico e di innovazione sui temi della longevità in salute. In particolare, sono interlocutori del centro, e ne condividono obiettivi di ricerca e intervento, la Fondazione Anthem – AdvaNced Technology for Human centEred Medicine nell’ambito del Piano Nazionale Complementare, il NICA – National Innovation Centre on Aging sito in Newcastle, UK. Si stanno, inoltre, definendo possibili collaborazioni con il GSD – Graduate School of Design della Harvard University, USA. Ed è proprio da Harvard che è arrivata a Bergamo la prof.ssa Ann Forsyth (Ruth and Frank Stanton Professor of Urban Planning, Director of the Master in Urban Planning Program, Chair of the Department of Urban Planning and Design) che ha tenuto una lecture a tema “Healthy Places”, una panoramica delle ricerche condotte alla Harvard University Graduate School of Design e il suo lavoro su “Aging in Place” e sul modello dei laboratori progettuali ad Harvard GSD denominati “Studio”.