Decreto Flussi: Conflavoro, stop click day

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Roma – Conflavoro interviene in merito alle anomalie nelle domande del decreto Flussi, proponendo nuovamente di dare la priorità ai 500mila extracomunitari già presenti in Italia senza permesso di soggiorno, o perché in attesa o perché scaduto e da rinnovare. “Purtroppo il click day funziona per pochi e non garantisce quei vantaggi attesi, a prescindere dalla grave questione del numero di domande sproporzionato da cui nasce l’esposto del Presidente Meloni al Procuratore Antimafia”, evidenziano il presidente nazionale Roberto Capobianco e il delegato al Turismo Corrado Della Vista. “Il tema è quello delle competenze lavorative e dei tempi burocratici. Ribadiamo quindi la nostra proposta già avanzato oltre un anno fa – ricordano Capobianco e Della Vista – perché queste 500mila persone sono in qualche modo già tracciate, non sono fantasmi. Se diamo loro la precedenza per lavorare, con un permesso-deroga della durata del contratto di lavoro stagionale, ne guadagnano anche i territori e le imprese, che velocizzano i tempi di formazione e impiego, vedono in tempo reale a chi stanno offrendo un posto di lavoro e non rischiano rallentamenti, magari per l’idoneità della persona arrivata con il click day”. “Se il governo vuole rivedere il meccanismo dei flussi – concludono Capobianco e Della Vista – Conflavoro è pronta a collaborare con proposte concrete. È importante un sistema di monitoraggio serio, ma chiaramente le imprese non sono forze dell’ordine e, in tal senso, dare la priorità a queste 500 mila persone risolverebbe più di un problema”.