Fondazione GeneriAmo, Fp e Flc Cgil: le educatrici dei nidi di Sesto San Giovanni non sono capitale umano!

Milano – “Il lavoro delle educatrici è un servizio essenziale e fondamentale per la comunità, perché contribuisce alla crescita dei bambini e delle bambine, ciò nonostante il Comune di Sesto San Giovanni si ostina a non volerlo riconoscere”. Così Fp e Flc Cgil di Milano. I sindacati della scuola e del pubblico impiego denunciano: “Il contratto collettivo nazionale ANINSEI scelto da Fondazione GeneriAmo, (emanazione del Comune) è un contratto scaduto, che prevede una paga oraria molto bassa, non più in linea con il reale costo della vita e che non permette più alle lavoratrici di vivere in modo dignitoso”. “A parità di mansione le educatrici di Fondazione percepiscono uno stipendio nettamente inferiore rispetto a quello delle colleghe che svolgono le stesse attività e sono assunte direttamente dal Comune di Sesto San Giovanni con delle differenze che arrivano anche a 400,00 Euro lordi al mese, ed anche le condizioni normative del contratto ANINSE sono decisamente penalizzanti rispetto a quelle previste dal contratto nazionale Funzioni Locali”. “Le condizioni contrattuali imposte da Fondazione GeneriAmo – scrivono le categorie sindacali – non sono assolutamente adeguate e ne è prova il risultato fallimentare degli ultimi due concorsi per assunzioni a tempo indeterminato, che hanno visto un numero di adesioni bassissimo e un numero di assunzioni insufficiente a garantire il numero minimo di personale necessario. Di conseguenza il numero di lavoratrici è inadeguato a coprire il fabbisogno dei servizi educativi; il personale spesso deve lavorare più ore rispetto a quelle previste dai contratti individuali oppure viene spostato da un nido a un altro anche durante il turno di servizio”. “Da oltre due anni le chiediamo una modifica sostanziale delle condizioni retributive e delle condizioni di lavoro. In passato ci è stato detto che le lavoratrici non contano nulla, che è l’amministrazione che fa la differenza. E infatti il Comune agisce attuando questa linea. Abbiamo mandato diverse comunicazioni. Fondazione risponde il 16 maggio scorso scrivendo “Siamo a lavoro assiduamente per dare valore al capitale umano della Fondazione.” E poi il nulla, ancora una volta Fondazione e il Comune chiudono le porte e sollevano il muro del silenzio”. Inoltre è stato recentemente deciso dal Comune di Sesto San Giovanni di internalizzare il personale ausiliario in servizio presso i nidi comunali, attualmente dipendenti di cooperativa Le RSA e la CGIL sono certamente favorevoli alla salvaguardia dei posti di lavoro. Tuttavia ad oggi non vi è alcuna garanzia di continuità occupazionale per queste lavoratrici e qualora questo personale fosse effettivamente assunto da Fondazione con CCNL ANINSEI la loro retribuzione lorda mensile sarebbe di 1.239,31 euro per una paga oraria di 7,5 euro lordi. “Risulta evidente che Fondazione GeneriAmo, società privata totalemente controllata dal Comune di Sesto San Giovanni, rappresenta una comoda soluzione per rispondere ad una logica di risparmio sul costo del personale.Ora basta! Le lavoratrici non accettano più di essere sottopagate, non accettano più di essere ignorate, non accettano più di essere spostate da un nido all’altro come fossero merce. Le lavoratrici di Fondazione GeneriAmo non sono capitale umano! Sono, donne, mamme, insegnanti, sono esseri umani che hanno il diritto ad un salario dignitoso. Riteniamo quindi che il contratto ANINSEI non sia più un contratto adeguato, e quindi , considerato che Fondazione GeneriAmo è una società di partecipazione, emanazione del Comune di Sesto San Giovanni da cui dipende economicamente; considerato che il Comune esercita il controllo e delibera in merito all’organizzazione a all’erogazione dei fondi, riteniamo che il CCNL di riferimento da applicare, non possa che essere quello delle Funzioni Locali”.