Lavoro, strage di Firenze: oggi sciopero in tutta Italia di Cgil e Uil

Lavoro, strage di Firenze: oggi sciopero in tutta Italia di Cgil e Uil

Milano – Oggi è il giorno dello sciopero nazionale degli edili e dei metalmeccanici nelle ultime due ore di ogni turno, indetto da Cgil e Uil. Mentre ieri è stata rinvenuto il quinto corpo degli operai morti nel crollo di Firenze. Mobilitazione anche con sciopero e assemblee in tutte le altre categorie. “Ogni singola tragedia è la tragedia di tutte e di tutti. Facciamoci Rispettare!”, si legge nel comunicato diramato alle strutture. Oggi a Firenze ci saranno i segretari generali Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri che parteciperanno alla manifestazione che si terrà a partire dalle ore 16.30, zona cantiere (via Mariti). Lo sciopero riguarderà le ultime due ore di ciascun turno per gli addetti di Fiom, Fillea, Uilm e Feneal, le altre categorie hanno programmato per la stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro. Presidi e manifestazioni territoriali si terranno in tutto il Paese. “Basta parlare di cordoglio – affermano Cgil e Uil – è il momento che il Governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza si assumano le responsabilità: massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte, non una fatalità. Mai più morti sul lavoro”. 145 morti sul lavoro dall’inizio dell’anno, rappresentano la tragica condizione del lavoro nel nostro bel paese. 1.485 nel 2023, se si contassero tutti i lavoratori deceduti anche nel tragitto casa-lavoro e nel mondo del lavoro nero (dati dell’Osservatorio di Bologna). La strage di Firenze non è un caso isolato. “Di bianco in queste morti non c’è nulla, forse l’unica cosa bianca che c’è è la pagina di un documento di valutazione dei rischi che non è stata correttamente riempita o forse non messa nelle disponibilità di chi di dovere”, afferma Giulio Fossati, segretario Cgil Lombardia. “L’imprevisto non può esistere, la prevenzione deve anticipare tutti i rischi, evitando malattie, infortuni e morti. Questo compito spetta all’impresa, ed è in grado di determinare se chi lavora può rientrare a casa la sera o meno”, continua. “Ma è mancato questo impegno, e le imprese devono assumersi la loro responsabilità. È loro la totale gestione delle scelte organizzative e produttive, dei tempi di realizzazione, degli spazi, delle attività e, soprattutto, della sicurezza delle persone che si muovono e che lavorano all’interno dei cantieri”. Solo un lavoro con diritti garantiti offre possibilità a chi lavora di rivendicare sicurezza. Ma 8 contratti su 10 sono di carattere precario e queste condizioni mettono a rischio: l’esperienza è un fattore determinante negli infortuni. Ma investire sull’occupazione di qualità è un fattore che riduce i profitti. Così come ogni subappalto rappresenta un risparmio per l’azienda e un rischio per chi la manda avanti, con contratti nazionali di lavoro cosiddetti pirata e zero investimenti sulle misure preventive. Tra le questioni fondamentali da attenzionare, anche la formazione. Obbligo di legge cruciale ma spesso eluso, come ci comunicano le ATS durante i controlli. Conclude Giulio Fossati: “In ultimo l’indifferenza di molti. In questi giorni stiamo promuovendo mobilitazioni per contestare leggi sbagliate, contratti poveri e condizioni di lavoro rischiose, perché solo con la massiccia partecipazione popolare saremo in grado di cambiare la situazione. Ma, evidentemente, oltre mille morti all’anno non riescono a scuotere le coscienze delle persone e di chi governa nel nostro Paese. Se non si cambia, questo ci costerà ancora molti malati, feriti e morti sui luoghi di lavoro”. In Lombardia, oltre le 2 ore di sciopero a fine turno per le categorie edili e metalmeccanici (Fiom, Fillea, Uilm e Feneal), previsti presidi e iniziative territoriali. “Il crollo nel cantiere di Firenze è l’ennesima insopportabile morte sul lavoro – scrive in una nota il sindacato milanese –. Nell’ambito dello sciopero nazionale di due ore indetto da Cgil e Uil, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici – Fillea Cgil, Feneal Uil, Fiom Cgil e Uilm Uil – i sindacati milanesi organizzano un presidio oggi alle ore 16.00 in Largo 11 settembre 2001, davanti alla Prefettura di Milano”. Al presidio partecipano tutte le categorie sindacali, a sostegno della grande vertenza sulla sicurezza sul lavoro. Siamo stanchi di ascoltare parole di cordoglio. Il lavoro e la sicurezza devono essere al centro dell’attenzione politica per mettere in atto soluzioni concrete.