Intervista al Corriere di Sala: isola pedonale al Quadrilatero della moda

Intervista al Corriere di Sala: isola pedonale al Quadrilatero della moda

Milano – Milano «non è più la stessa di 20 anni fa» ma non è ancora quella che Beppe Sala ha in mente e che, invece, dovrà essere realizzata negli ultimi tre anni del suo secondo mandato. Una città con strade — ma «non tutte» — a 30 chilometri all’ora soprattutto in prossimità delle scuole, con un centro «allargato vietato alle auto private». Il sindaco intervistato per Il Corriere delle città dal vicedirettore Venanzio Postiglione e da Maurizio Giannattasio e Maria Serena Natale illustra le sfide. La principale è quella della mobilità urbana che si intreccia con la qualità dell’aria: «Entro agosto ho due obiettivi: il primo è chiudere il Quadrilatero “allargato”, fino all’ultima parte di corso Venezia, al traffico privato. Non ancora un’isola pedonale, ma il traffico privato non potrà entrarci». Il secondo obiettivo è «portare quante più strade dove ci sono scuole a 30 all’ora». Iniziative che «daranno origine a polemiche ma noi andiamo avanti». Poi, si procederà «a togliere», sempre nel Quadrilatero, «qualunque parcheggio di superficie» pur concedendo esenzioni a «chi ha un garage, taxi e Ncc e il carico-scarico». Ma non nasconde, Sala, le «problematiche» che la città sta vivendo. A cominciare dalla sicurezza, con la trattativa in corso con «la polizia locale e i suoi rappresentanti sindacali» per portare in strada più «ghisa» nei turni notturni e serali. «Ad oggi — spiega — c’è un accordo che risale al sindaco Albertini e che tiene in considerazione la somma dell’età anagrafica del vigile e del numero di anni di servizio: quando si arriva a certo livello, i turni notturni e serali sono molto diradati». Un principio che Palazzo Marino contesta perché «oggi la città non è quella del 2002: i turisti sono raddoppiati, Milano è molto più complessa e richiede una gestione diversa. Noi oggi assumiamo ma, mentre una volta i neoassunti erano giovani, oggi hanno in media 30 anni e quindi molto rapidamente, sommando età e età di servizio, dopo 10-15 anni di sere e notti ne fanno poche». Il dossier sui vigili è affidato a Franco Gabrielli, delegato del sindaco alla Sicurezza: «Non sarà un confronto semplice ma questo è quello che c’è da fare per portare più vigili in strada».