Milano: ossigeno al bilancio comunale dalla tassa di soggiorno
Milano – La Commissione consiliare Bilancio ha licenziato oggi la variazione di bilancio finanziario del Comune di Milano e le modifiche al Documento Unico di Programmazione. La delibera, presentata ai commissari dall’assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte, dopo l’approvazione in Giunta, registra i dati assestati dei conti dell’ente a poche settimane dalla fine del 2023. La variazione di bilancio, la seconda del 2023 dopo l’assestamento di luglio, prende atto di maggiori entrate registrate negli ultimi mesi rispetto alle previsioni e legate in particolare alla ripresa del turismo e delle attività ad esso collegate. Nel dettaglio, il saldo positivo comprende gli importi in crescita relativi alla tassa di soggiorno, per 5,6 milioni di euro, e al Canone unico patrimoniale, per 3,4 milioni di euro. Con tale variazione, le entrate dall’imposta applicata ai pernottamenti in città passano dai 55 milioni iscritti la scorsa primavera nel bilancio di previsione agli attuali 60,6 milioni, una cifra superiore a quella consuntivata nel 2019, prima della pandemia. Grazie a tali maggiori risorse, l’Amministrazione stanzia fondi aggiuntivi per le esigenze delle diverse direzioni. In particolare, alla Cultura vengono destinati 7 milioni di euro, che si aggiungono ai 5 milioni stanziati nella precedente variazione di luglio. “La gestione attenta e prudente dei conti e il buon andamento dell’economia cittadina – spiega Conte – ci consentono di finanziare i bisogni crescenti di tutte le direzioni, che a fine anno a consuntivo avranno tutti un budget superiore a quello previsto inizialmente. Per quanto riguarda le risorse in conto capitale, con questa variazione sosteniamo e anzi rafforziamo, con 50 milioni di euro in più, un piano di investimenti per opere pari al triplo di quelle degli anni