Dimissioni del Direttore del Teatro comunale di Ferrara, Moni Ovadia

Teatro lirico
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Dimissioni del Direttore del Teatro comunale di Ferrara, Moni Ovadia

La Camera del Lavoro di Milano sostiene e promuove la lettera aperta delle artiste e degli artisti che chiedono al Sindaco di Ferrara di non accogliere le dimissioni di Moni Ovadia dal ruolo di Direttore del Teatro comunale di Ferrara. Ovadia, cittadino milanese, è da sempre stato impegnato a favore della Pace. Nella sua storia personale e collettiva non ha mai nascosto le sue opinioni sulle cause che sono all’origine del dramma profondo della guerra che da decenni colpisce le popolazioni del Medio Oriente. Di seguito la lettera: Oggetto: dimissioni del Direttore del Teatro comunale di Ferrara, Moni Ovadia. Egregio Signor Sindaco, ci lascia sconcertati la notizia della decisione del Direttore del Teatro comunale di Ferrara, Moni Ovadia, di rassegnare le proprie dimissioni dal suo incarico. In particolare riteniamo inaccettabili le cause che hanno comportato questa scelta, frutto delle pressioni che il Direttore ha ricevuto da parte della maggioranza del Consiglio Comunale dopo le sue dichiarazioni in merito al conflitto Israelo-Palestinese. L’artista ha espresso la propria opinione critica riguardo al Governo Israeliano (come ha ripetutamente fatto nel passato) sulle cause profonde di ciò che sta accadendo in questi giorni in Medio Oriente. Nessuna incitazione all’odio o messaggi inappropriati. Non condividere politicamente le sue posizioni è legittimo, però non può portare l’Amministrazione Comunale a chiedere le dimissioni del Direttore del Teatro che, tra l’altro, con la sua gestione ha raggiunto risultati mirabili aumentando le produzioni, accrescendo i finanziamenti e valorizzando l’istituzione culturale cittadina. L’Italia non è un regime, è un paese democratico che nella sua Costituzione all’art. 21 afferma che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, con lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Questa operazione di censura è in palese contrasto con il dettato costituzionale e risulta particolarmente odiosa anche perché viene esercitata su chi opera nel campo della produzione artistica e culturale. La nostra categoria non può accettare simili interferenze, che impediscono di fatto la libertà di opinione e di espressione: valori centrali per il nostro lavoro. Per queste ragioni, Signor Sindaco, Le chiediamo di respingere fermamente le dimissioni del Direttore Ovadia. Certi della Sua attenzione, distinti saluti.
LE ARTISTE E GLI ARTISTI
Aglaia Zannetti, Angela Finocchiaro, Andrea Dionisi Alessio Lega, Antonio Catania Arianna Scommegna, Carlo Simoni Carlotta Viscovo, Cecilia Ventriglia Chiara Casiraghi, Chiara Osella Cinzia Sità
Claudio Fasoli Davide Boi, Diana Ferri Dijiana Pavlovic, Elena Cicorella Elisabetta Pozzi, Enzo Curcurù Federica Daversa, Francesca Ugolini Laura Marinoni, Laura Pozone, Lella Costa, Lino Guanciale, Livia Bertolucci, Luca Semeraro, Luca Zingaretti, Lucia Mauri, Lucia Vasini, Luigi Tabita, Luisa Baldinetti, Maddalena Crippa, Manolo Perazzi, Marco Cacciola, Mirco Michelon, Paolo Rossi, Pietro Bontempo, Raffaella Menichetti, Renato Sarti Sabine UItz, Serena Sinigaglia, Silvano Piccardi Simone Faloppa, Stefano Casi, Stefano Roveda, Valeria Russo