BCE: ancora su i tassi d’interesse
Roma – La Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di aumentare i tassi d’interesse di riferimento di 25 punti base (ossia di 0,25 punti percentuali), portandoli intorno al 4 per cento, il livello più alto da quando esiste l’euro. Aveva iniziato a rialzare i tassi nel luglio del 2022 e da allora l’ha fatto per dieci volte consecutive. Giovedì la BCE ha anche rivisto al ribasso le previsioni di crescita dell’economia dell’eurozona, prevedendo un aumento dell’1,5 per cento nel 2025, dell’1 per cento nel 2024 e dello 0,7 per cento nel 2023. I tassi d’interesse di riferimento sono quelli a cui le banche centrali prestano soldi alle altre banche, in pratica il costo del denaro. Storicamente l’innalzamento dei tassi è lo strumento più efficace a disposizione delle banche centrali per controllare l’inflazione, perché aumentando il costo del denaro si riducono i fenomeni che portano a un aumento dei prezzi. Nell’ultimo anno la BCE ha aumentato i tassi di interesse complessivamente di oltre 4 punti percentuali e lo ha fatto proprio per contrastare un’inflazione eccezionale, che non si vedeva da decenni.