Chieti: altri tre morti sul lavoro

Infortunio sul lavoro
Infortunio sul lavoro

Chieti: altri tre morti sul lavoro

Roma – Tre operai sono morti e altri sono rimasti feriti questa mattina in seguito a una deflagrazione nello stabilimento Sabino Esplodenti di Casalbordino (Chieti) per ragioni che devono essere ancora accertate.  Le vittime sono Fernando Di Nella, 50 anni di Lanciano, Gianluca De Santis, 40 anni di Palata, e Giulio Romano di Casalbordino. Alcuni familiari sono stati convocati per il riconoscimento delle salme.  Sul posto stanno operando le forze dell’ordine e nel pomeriggio è arrivato sul luogo anche il pm della procura di Vasto che coordina l’inchiesta. “Resta, allo stato, inspiegabile la causa dell’innesco che ha determinato la dolorosa perdita di tre lavoratori sebbene esperti formati e informati dei rischi connessi allo svolgimento delle loro mansioni” dice all’Ansa la Esplodenti Sabino. “L’incidente si è purtroppo verificato durante la normale fase di lavorazione di munizionamento, eseguito per conto dell’Agenzia Industrie Difesa, nonostante l’adozione delle cautele e applicazioni più severe previste dalla normativa sulla prevenzione degli infortuni”. L’azienda continua spiegando che “i soci della Esplodenti Sabino, assicurando la più ampia collaborazione della società con l’autorità giudiziaria per l’accertamento delle cause del sinistro, sono vicini ai familiari delle vittime con cui condividevano quotidianamente gli ambienti di lavoro e le attività lavorative e ai quali manifestano la incondizionata solidarietà precisando che per quanto di competenza la società si farà carico di ogni loro esigenza anche attraverso le proprie compagnie di assicurazione”. “Infortuni così gravi se si ripetono è perché non si è fatto nulla, sono la cartina tornasole delle condizioni di lavoro, e non chiamiamoli incidenti, sono crimini. Alle famiglie dei lavoratori coinvolti esprimiamo tutta la nostra vicinanza” afferma la segretaria confederale della Cgil Francesca Re David. “Riprendendo le parole del nostro Presidente della Repubblica ‘i morti sul lavoro di queste settimane ci dicono che non stiamo facendo abbastanza’, ricordiamo – sottolinea Re David – che in questa fabbrica il 21 dicembre 2020 persero la vita altri tre operai, e domani si terrà davanti al Gup del Tribunale di Vasto l’udienza preliminare relativa alla precedente esplosione”. “Chiediamo – prosegue la dirigente sindacale – un’immediata intensificazione dei controlli a partire proprio da quei luoghi di lavoro in cui si sono già registrati degli incidenti gravi e in cui si svolgono lavorazioni ad alto rischio”. Inoltre, aggiunge la segretaria confederale, “serve una Procura Nazionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, perché nessuno resti impunito. Infine, chiediamo urgentemente un tavolo di confronto su salute e sicurezza per porre fine a questo crimine”.