Assosomm, decreto flussi: indispensabile allargare e regolare gli accessi

Migrants from a sinking inflatable boat try to get on a Libyan coast guard boat, left, during a rescue operation at sea, on Monday, Nov. 6, 2017. Five migrants have died as a German nonprofit organization, Sea-Watch, and the Libyan coast guard tried to rescue them from their foundering boat in the Mediterranean, with each side blaming the other for botching the operation. (Lisa Hoffmann/Sea-Watch via AP) [CopyrightNotice: Sea-Watch e.V. / Lisa Hoffmann, Disclaimer: Kontakt f??r R??ckfragen: presse@sea-watch.org. Zur freien Verf??gung in der B]

Assosomm, decreto flussi: indispensabile allargare e regolare gli accessi

Roma – «Lavorare a un Decreto Flussi è una necessità imprescindibile e non più rimandabile del nostro Governo – spiega Rosario Rasizza, Presidente di ASSOSOMM, l’Associazione Italiana delle Agenzie per il Lavoro – Occorre studiare un Decreto che possa permettere l’ingresso regolare in Italia (ma anche l’opportuna sistemazione logistica) di almeno 500mila persone nei prossimi 12/18 mesi, se vogliamo davvero far fronte alla reale richiesta di manodopera (con particolare riferimento al mondo dell’agricoltura, dell’edilizia e dei servizi alla persona, si pensi alla grande necessità di badanti) da parte di imprese e famiglie. Allo studio leggiamo invece di quantitativo che si aggira sulle 480mila persone per i prossimi 3 anni. Occorre quindi allargare le maglie degli ingressi, studiando però come potenziare il dialogo con i Paesi esteri maggiormente coinvolti, in primis la Tunisia, affinché parte del lavoro di ricerca, selezione e formazione del personale possa essere compiuto già nelle città di origine per permettere successivi ingressi ragionati e in linea con le aspirazioni di tutti. Comprendiamo la necessità di stringere la legislazione rispetto agli irregolari che si siano dimostrati violenti, ma come Agenzie per il Lavoro non possiamo non evidenziare la grande capacità regolarizzante e socialmente inclusiva che un buon inserimento lavorativo comporta», ha affermato Rosario Rasizza. Un piccolo passo in avanti da parte del Governo è stato fatto, ma ora è indispensabile un Decreto: «Abbiamo apprezzato di recente le note di prassi Ministeriali e dell’INL di maggiore coinvolgimento delle Apl nelle richieste di personale extracomunitario e la strada ci sembra positiva – ha commentato Rosario Rasizza – Per questo, ci rendiamo disponibili alla collaborazione con le Istituzioni, in quanto parte integrante delle Parti Sociali che con le prime interagiscono”, ha chiuso Rasizza.