Landini (Cgil): abroghiamo il jobs act

Bari, 24 gennaio 2019: XVIII Congresso della Cgil Nazionale Intervento di Maurizio Landini Simona Caleo/Cgil

Landini (Cgil): abroghiamo il jobs act

Roma – Un referendum abrogativo delle leggi che hanno precarizzato il lavoro, a cominciare dal jobs act. Ad annunciarlo in un’intervista al Quotidiano Nazionale è il segretario della Cgil Maurizio Landini. “Quando abbiamo ogni anno 120 mila giovani che vanno all’estero penso che sia venuto il momento di mettere in discussione quelle logiche sbagliate che hanno prodotto leggi precarizzanti e un impoverimento del lavoro. Se è aumentata la disuguaglianza e si può essere poveri anche lavorando – dice Landini- non è per colpa di chi lavora, ma per le scelte sbagliate che sono state fatte”. Il numero uno di Corso Italia non fa distinzioni politiche. “Noi – dice ancora – stiamo chiedendo di cambiare le leggi precarizzanti fatte da tutti i governi. Se governo e Parlamento non intervengono siamo pronti nei prossimi mesi a prendere in considerazione un referendum per abrogare quelle leggi folli, compreso il Jobs Act”. Landini interviene anche sulla manovra: “Non è vero che non ci sono risorse. Le risorse vanno prese dove sono. Serve una vera lotta all’evasione fiscale: con 100 miliardi di evasione si deve dire basta ai condoni e ai concordati preventivi. È il momento di tassare la rendita finanziaria e le rendite immobiliari”. Parlando di salario minimo, il segretario della Cgil spiega che “è un errore scaricare responsabilità politiche sul Cnel, che non può sostituirsi né al governo né al Parlamento né tantomeno alle parti sociali. È il governo che si deve assumere le sue responsabilità, convocando le parti sociali più rappresentative”