Caporalato Mondialpol: causa risolta, la società aumenta gli stipendi fino al 38%

Caporalato Mondialpol: causa risolta, la società aumenta gli stipendi fino al 38%

Milano – Sembra risolto il problema dei lavoratori Mondialpol vittime di caporalato. È stato revocato infatti il controllo giudiziario per l’azienda tra i maggiori gruppi nel settore dei servizi di vigilanza privata. La società, commissariata a luglio scorso nell’ambito di un’inchiesta sul caporalato e accusata di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” con “assiduo sfruttamento dei dipendenti” pagati anche circa 5 euro l’ora, fa sapere che l’autorità giudiziaria di Milano ha revocato il provvedimento di controllo giudiziario e la nomina del relativo amministratore, dopo aver “preso atto della fattiva collaborazione e delle pronte risposte” fornite da Vedetta 2 Mondialpol. “Nell’ambito di un confronto con la magistratura e nella cornice del recente rinnovo del Contratto nazionale ” il gruppo della vigilanza privata fa sapere di aver deciso di innalzare i salari degli addetti ai servizi di sicurezza non armata del 20% dalla data del primo settembre 2023, in un percorso progressivo che porterà a un aumento del 38% alla scadenza del contratto nazionale prevista per il primo aprile 2026. “La decisione è stata presa per pervenire all’obiettivo della sempre maggiore professionalizzazione e fidelizzazione degli addetti e così concretizzare salari più equi rispetto al contesto economico attuale del settore, cogliendo anche le indicazioni della procura milanese” si legge nella nota della società, finita in un’inchiesta sul caporalato. “La nostra azienda – spiega Fabio Mura, imprenditore e ceo della società Vedetta 2 Mondialpol – ha sempre riconosciuto il contenuto del contratto nazionale, anzi, spesso lo abbiamo anticipato introducendo di nostra iniziativa miglioramenti salariali e operativi. Abbiamo individuato nella posizione della magistratura la via per sostenere i lavoratori al fine di superare un momento economicamente difficile e, da qui, la decisione di aderire a queste indicazioni è stata immediata. Stiamo condividendo l’iniziativa con tutti i nostri fornitori di servizi così da garantire salari non inferiori a quelli da noi riservati al nostro personale dipendente”.