Confcommercio: turismo in crescita, ora alleggerimento fiscale

Confcommercio: turismo in crescita, ora alleggerimento fiscale

Roma – Nei primi cinque mesi le presenze turistiche nel complesso delle strutture ricettive sono superiori del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma risultano ancora inferiori ai valori del 2019 e, rispetto a due mesi fa, sia i dati sulle presenze che indagini di mercato indicano un rallentamento della “dinamica” dei flussi turistici italiani. A fare il quadro della situazione è l’Osservatorio del Turismo di Confcommercio in collaborazione con Swg e le elaborazioni dell’Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat. “Pesano negativamente tre fattori. Una stagione partita in ritardo, con maggio e giugno segnati da condizioni meteorologiche sfavorevoli. Poi le endemiche questioni logistiche che hanno colpito soprattutto i trasporti aerei. Infine l’elevata inflazione che, pure in fase di sensibile riduzione, amplificando il peso delle spese obbligate riduce gli spazi di scelta per i consumi legati al tempo libero, in primis svago, cultura e turismo”. Da giugno a settembre, sono 28 milioni gli italiani propensi ad effettuare almeno una vacanza, per un totale di 60 milioni di partenze, generando una spesa complessiva di circa 41 miliardi di euro. Il mese di agosto, in particolare, è scelto da 16,4 milioni di connazionali, per un totale di 19,3 milioni di partenze – dato che, in alcuni casi, si programma più di un viaggio nel mese – con una spesa complessiva messa a budget di 14 miliardi di euro. Stabile il primato delle mete nazionali anche se si conferma il ritorno, dopo la pandemia, dei viaggi all’estero: 7 italiani su 10 restano comunque, anche ad agosto, entro i confini nazionali. Si sceglie il mare nella metà dei casi, soprattutto per le vacanze di 7 giorni o più. Sul versante della spesa, dove un terzo del campione intervistato percepisce incrementi del costo dei trasporti superiori al 30%, trainati da quelli dei voli per raggiungere le mete prescelte, i viaggiatori reagiscono proponendosi di spendere, in 4 casi su 10, cifre in linea con quelle del 2022: 3 su 10 però sono disposti a spendere più dello scorso anno. Liguria, Trentino Alto Adige e Calabria sono in vetta alla classifica delle destinazioni, tallonate da Campania, Puglia ed Emilia Romagna che, reagendo con determinazione e prontezza alle conseguenze dell’alluvione, torna ai primi posti. Sardegna, Sicilia e Toscana seguono a breve così come il Lazio e l’Abruzzo, quest’ultimo probabilmente promosso anche dalla partenza del Giro d’Italia. Spiccano inoltre il Veneto e le Marche. Francia, Spagna, Grecia e Austria compongono invece il quartetto vincente per le scelte di vacanza all’estero del campione intervistato. “Condizioni meteo avverse e l’aumento del costo della vita potrebbero penalizzare la stagione turistica. É un rischio da evitare. Il turismo è un settore in forte crescita che va sostenuto. Serve in particolare più fiducia per rilanciare i consumi attraverso un piano credibile di semplificazione e alleggerimento fiscale”.