Preoccupazione per le opere delle Olimpiadi Milano-Cortina

Roma – Secondo il quotidiano la Repubblica, “la cabina di regia prevista per il 20 luglio è saltata, i lavori in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 sono fermi, o quasi, anche il Cio lo sa. I costi sono alle stelle. Presto, prima delle vacanze, un incontro già programmato con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni per parlare di diversi temi e far sì che l’Italia possa fare bella figura, magari in zona Cesarini che sovente capita. Giovanni Malagò, numero uno del Coni, ha tenuto oggi la Giunta a Milano. Lui è anche presidente della Fondazione olimpica e tiene i contatti col presidente del Cio, Thomas Bach. “Le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026? Io sono un inguaribile ottimista, ma serve realismo. È una corsa contro il tempo. Prima non sapevamo quali fossero scelte e valutazioni, oggi sappiamo quali sono le cose chiare, seppur nella loro complessità”. Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervenuto in conferenza stampa al termine della Giunta Nazionale di Milano. “A me preoccupa tutto quello che non dipende da noi, uno può essere responsabile delle azioni proprie. Dipende dal cantiere, dalla ditta che deve consegnare i lavori. Si deve rispettare il cronoprogramma ma non la possiamo gestire noi”. Bisogna evitare che intervenga il Cio. Malagò ha garantito che non si andrà all’estero vedi ipotesi St. Moritz, sarebbe una figuraccia: entro fine mese si dovrebbe sapere per il bando della pista di bob di Cortina, ci sarebbe interesse di un paio di ditte. A Milano ritardi, si spera recuperabili, per Palasharp e Santa Giulia. I costi sono lievitati.