Scontro a Milano sulle licenze taxi

Milano – Si riapre a Milano l’eterna disfida sul numero dei taxi in circolazione. Il Comune ha scelto il momento peggiore per chiedere alla Regione mille nuove licenze, proprio nel giorno in cui viene inaugurata la metropolitana blu che in 12 minuti e pochi spiccioli porterà i viaggiatori all’aeroporto di Linate, che potranno fare a meno delle vetture di piazza. La conferma arriva dall’assessora alla mobilità Arianna Censi dopo un incontro con i rappresentanti dei tassisti. Restano però diversi i punti di vista: i tassisti, infatti, sono contrari all’aumento delle licenze e preferiscono che prima si esplorino altre strade, come la doppia guida. “L’aumento del numero di licenze, fermo da tanto tempo, può essere molto utile per riequilibrare la domanda e l’offerta”, ha commentato Censi dopo l’incontro: “E sono convinta che non rappresenterà un problema per il loro lavoro. Il fatto che esistano chiamate inevase in alcuni momenti della giornata rappresenta un problema per la gran parte dei cittadini che mi scrivono tutti i giorni. E questo non nuocerà al servizio nella sua complessità”. Contrarissimi i tassisti, che all’incontro erano rappresentati da Pietro Gagliardi dell’Unione artigiani. “Siamo disposti a discutere delle problematiche legate all’eccessiva richiesta di domanda”, ha commentato Gagliardi, “anche se a nostro parere è una cosa eccezionale. Abbiamo uno strumento, che si chiama collaborazione familiare. Prima usiamo gli strumenti a disposizione, poi se non raggiungiamo l’obiettivo possiamo eventualmente parlare di licenze”. Sulle collaborazioni familiari”, i numeri ufficiali del bando parlano di appena 91 adesioni. Ma Gagliardi contesta il dato e afferma che le richieste sarebbero state molte di più. Purtroppo mancavano “i pezzi di carta”, cioè le abilitazioni alla guida di un taxi, ma per il sindacato “le scuole sono piene di persone che vogliono fare questa cosa”, cioè guidare il taxi di un familiare. Per Gagliardi, in questo momento, tutte le città medio-grandi europee soffrono di un eccesso di domanda che, a giudizio del sindacato, sarebbe di natura eccezionale. E poi, ribadisce Gagliardi, è tutta la viabilità ad essere un problema, a partire dai “mezzi pubblici insufficienti in certi orari”.