Nursing Up: incontro Schillaci-Regioni

Nursing Up: incontro Schillaci-Regioni

Roma – “Un tavolo di confronto che era indispensabile e che ci auguriamo sia preludio di novità concrete per i professionisti della salute, quello che si è tenuto, nei giorni scorsi, tra il Ministro Schillaci e i rappresentanti della sanità delle nostre Regioni. Un faccia a faccia che, certamente, merita di essere analizzato a dovere nei punti che più da vicino riguardano il presente e il futuro degli operatori sanitari, le cui legittime aspirazioni, lo diciamo da sempre, sono direttamente proporzionali al rinnovato fabbisogno della collettività”. Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up. “Da una parte, continua De Palma, non possiamo che apprezzare l’impegno dell’assessore Welfare della Lombardia, Guido Bertolaso, con cui il nostro sindacato ha avviato un fattivo dialogo, dopo aver incontrato la Dott.ssa Paola Palmieri, della Direzione Generale Welfare, subito dopo la nostra manifestazione di Milano. Nel corso del confronto con Schillaci, Bertolaso non ha mancato di sottolineare che, per quanto riguarda gli infermieri e gli altri professionisti del comparto non medico, è il momento di riconoscere il loro impegno e il loro sacrificio, perché non può essere che in paesi come la Germania e la Francia i medici e gli infermieri abbiano stipendi due o tre volte più alti dei nostri. Dall’altra parte il nostro Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci, nella sua disamina con gli esponenti della Sanità delle nostre Regioni, ha evidenziato quello che sarà l’impegno del Governo a non definanziare il nostro Servizio Sanitario Nazionale, promettendo un massiccio piano di investimento che possa rilanciare la sanità, in particolare quella di prossimità, ma soprattutto ha fatto sapere che si punterà sempre di più a un Sistema Sanitario sostenibile che possa dare una risposta gratuita a tutti i cittadini. Certo, non possiamo nascondere, in relazione al Ministro Schillaci, la nostra preoccupazione, in particolare per le sue recenti “uscite”, che giudichiamo come pericolosi passi a vuoto, in particolare quello che prospetta l’arrivo di infermieri indiani per tappare le falle della carenza di infermieri. Ci lascia perplessi anche il suo partire sempre, nelle sue disamine, citando la carenza dei medici e i loro disagi. Ci rendiamo conto del fatto che siamo di fronte ad un medico, con una profonda conoscenza delle problematiche relative a tale professione, ma vorremmo ricordare ancora una volta al nostro Ministro che in Italia a mancare sono prima di tutto gli infermieri!