Salute: Cgil lombarda e associazioni in piazza a Roma sabato 24 giugno

Milano – Sono circa 3mila le presenze lombarde previste alla manifestazione nazionale a Roma, sabato 24 giugno, in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale. Temi fortemente sentiti in Lombardia, la regione da cui è scaturita la catastrofe del coronavirus, nonché quella che conta il più alto numero di morti sul lavoro in Italia. Nella regione delle dichiarate eccellenze ospedaliere manca una sanità territoriale efficiente e vicina alle persone, le liste d’attesa sono infinite e numerosi sono i cittadini senza medico di base. Per Monica Vangi, segretaria Cgil Lombardia: “Il sistema dell’accreditamento “libero” e il mancato governo dell’offerta sanitaria e sociosanitaria decisi da Regione Lombardia ha determinato la quasi completa privatizzazione delle RSA con la conseguenza di rette sempre più insostenibili per le famiglie”.  La carenza di personale sanitario, dagli infermieri ai medici, è un fatto. Il sistema pubblico-privato sta penalizzando solo il pubblico.  L’effetto di queste politiche? “Se una persona non è in grado di pagare un accertamento, un’analisi, rischia di non curarsi”, denuncia Vangi. Non va meglio sul fronte salute e sicurezza sul lavoro. Regione Lombardia, maglia nera degli infortuni sul lavoro, sconta il bassissimo numero di ispettori, perché le sbandierate nuove assunzioni, che a causa di diverse questioni, non si sono mai state concretizzate. Eppure sarebbero fondamentali “anche per stroncare la concorrenza sleale di aziende che non rispettano i lavoratori e le leggi”, spiega Giulio Fossati, segretario Cgil Lombardia.  Il personale delle Ats preposto alla prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro in 10 anni è stato pressoché dimezzato, passando dalle 993 unità del 2010 alle 589 del 2020. “Il personale è ormai rarefatto, il problema riguarda soprattutto i medici del lavoro – aggiunge Fossati -. Gli infortuni e le malattie professionali sono danni alla salute che generano pesanti costi sociali e mostrano che è necessario potenziare il presidio della Sanità Pubblica nei luoghi di lavori”. Per tutte queste ragioni, la Cgil Lombardia sarà in piazza a Roma sabato 24 giugno insieme a un’ampia rete di associazioni. Il corteo partirà alle ore 10 da Piazza della Repubblica e si snoderà fino a Piazza del Popolo dove sono previsti gli interventi conclusivi.