Errico (Fiva-Confcommercio): Bolkestein, bene provvedimento Governo, no “sorprese” dal Parlamento
Milano – Agli ambulanti assegnazione delle concessioni di posteggio – della durata di 10 anni – con procedure ad evidenza pubblica trasparenti salvaguardando gli interessi degli operatori che hanno una concessione tutelando così il lavoro di dipendenti e collaboratori; un numero massimo di concessioni delle quali ciascun ambulante può essere titolare, possessore o detentore; i procedimenti di rinnovo delle concessioni in scadenza al 31 dicembre 2020 e non conclusi alla data di entrata in vigore della legge, andranno chiusi entro i 6 mesi successivi, con assegnazione della concessione secondo la normativa in vigore alla scadenza: quindi per una durata di 12 anni. Sono, in sintesi, i termini contenuti nel disegno di legge per il mercato e la concorrenza 2022 approvato dal Governo e che vanno all’esame di Camera e Senato. Per gli ambulanti il provvedimento del Governo sui rinnovi delle concessioni nei mercati costituisce quel punto fermo che consente finalmente di chiudere l’emergenza “infinita” creatasi dopo il recepimento, 13 anni, fa della cosiddetta Direttiva Bolkestein. Sui rinnovi delle concessioni, con il presidente Giacomo Errico, Fiva Confcommercio ha incentrato questa mattina i lavori dell’Assemblea nazionale dei quadri dirigenti della Federazione svoltasi in Confcommercio Milano con la partecipazione di oltre 600 ambulanti provenienti dal territorio e ogni parte d’Italia. Un momento di confronto con i rappresentanti del Governo – sono intervenuti il vicepremier Matteo Salvini e il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci (che, sottolinea Errico, ha seguito con grande attenzione l’iter del provvedimento poi emanato dall’Esecutivo) – con Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia; con Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano. Oggi in Italia le imprese che operano nell’ambulantato sono 166mila; 15mila in Lombardia; 9mila a Milano e Città Metropolitana. “Gli ultimi 13 anni – dichiara Errico – hanno messo gli ambulanti in una situazione di forte disagio: eravamo 200mila, siamo 166mila. Abbiamo quindi perso oltre 30mila imprese. Nel nostro comparto non si investiva più perché mancava la certezza del futuro”. “Con il rinnovo, e sottolineo rinnovo, non proroga – prosegue Errico – vogliamo ripartire e quest’assemblea di oggi qui a Milano è il punto di partenza per il rilancio globale della categoria…con buona pace dei cosiddetti ‘apprendisti stregoni’, cioè chi ha cavalcato gli umori della categoria senza creare soluzioni concrete, così come invece abbiamo fatto noi”. Nell’ultimo biennio (Osservatorio FIVA 2023 con Format Research) soltanto il 10,1% delle imprese del comparto ha effettuato investimenti; quest’anno solo il 7,2% ha intenzione di farne. Eppure vi sono capitoli fondamentali aperti come il rinnovo del parco tecnologico degli autoveicoli utilizzati dagli ambulanti per una piena sostenibilità ecologico-ambientale. Ma investire è davvero difficile nell’incertezza. I mercati su area pubblica – 100 solo a Milano città – restano un presidio fondamentale: sono frequentati dall’83% dei consumatori – il 46,9% almeno una volta alla settimana – con una spesa media di 24 euro nell’alimentare e di 29 euro nel non alimentare. Una spesa media complessiva (26 euro) in calo rispetto al primo semestre 2022 (28 euro). Nell’alimentare in particolare la quota di consumatori abituali frequentatori dei mercati ambulanti è elevata: 64,3%. 29,6% per il non food. “Non ci devono ora essere ‘sorprese’ nel cammino parlamentare – avverte Errico – Non sarebbero tollerabili”. “Messa alle spalle la questione rinnovi – conclude il presidente di Fiva Confcommercio – ripartiamo oggi da Milano e guardiamo avanti per ammodernare le imprese e i mercati. Mercati e tradizione che tutto il mondo ci invidia”.