Uil: decreto Flussi molto atteso anche dalle categorie produttive

Milano – Il decreto flussi, che permette ai cittadini stranieri di entrare nel nostro paese in modo regolare e occupare quelle posizioni lavorative ad oggi scoperte è finalmente operativo. Si tratta di un provvedimento che consentirà a 38.705 cittadini extra-comunitari di fare ingresso nel paese per motivi di lavoro non stagionale ed autonomo di vario genere. Ben 30.105 sono destinati ai settori dell’industria, dei trasporti, della logistica e dell’edilizia. Per il lavoro stagionale sono, invece, previsti 44.000 ingressi di cittadini extra-comunitariBisognaricordare – commenta il segretario confederale Uil Milano Lombardia EnricoAzzaro – che si tratta di un decreto molto atteso dalle categorie produttive che richiamavano da tempo forti difficoltà nel reperire manodopera, soprattutto nell’ambito del turismo, della ristorazione, dei servizi e della cooperazione. Questo settore ha pagato duramente la fase pandemica ed oggi è alle prese con la difficoltà di trovare personale da impiegare” . Si deve però considerare che dai numeri sono inspiegabilmente mancanti quelli destinati a rispondere all’esigenza dell’assistenza alla persona. <“Bisogna capire – continua Azzaro – se si tratta di una svista, oppure una scelta ben precisa. La richiesta da parte delle famiglie italiane di personale dedicato all’assistenza è in piena crescita e questo è bene ricordarlo, in primo luogo alla politica. Vi è una drammatica mancanza di strutture di accoglienza in tutte le regioni, compresa la Lombardia. Assistere persone con estrema fragilità a causa di malattie croniche e per non autosufficienzaponeal nucleofamiliareseriproblemi, incapaceinmolticasi diaffrontarelasituazione.Comeèassente una integrazione Decreto flussi – sanatoria; è inspiegabile questa situazione se pensiamo che solo nella città di Milano degli oltre 26mila irregolari un terzo sono stati respinti, talvolta per un documento non tramesso oppure trasmesso in ritardo. La sanatoria è focalizzata sull’assistenza alla persona e ai lavori nell’agro-alimentare forse una accelerazione e integrazione può portare dei benefici ad una soluzione difficile. Si tratta di una inefficienza che si riverbera drammaticamente sulla collettività”. Il Decreto 2022, finalmente, anche se in ritardo, vede l’applicazione del Testo Unico dell’immigrazione che prevede che il Datore di lavoro prima di procedere all’assunzione di un lavoratore straniero debba richiedere al Centro per l’impiego la disponibilità di cittadini sul territorio per ricoprire la posizione per la quale si ha necessità di assumere. “Su questo punto – prosegue il segretario Azzaro – siamo favorevoli, purché si rimuovano le possibili cause di freno tra la domanda e l’offerta. L’obiettivo di occupare quelle posizioni scoperte è una priorità proprio per il paese, nel rispetto delle norme di legge e dei contratti. Per questo Abbiamo accolto favorevolmente dalla Prefettura la modalità diretta, che permette di snellire i tempi e rimuovere quelle criticità che lasciavano in sospeso le pratiche. Certamente l’accelerazione potrà esserci dal momento che potrà essere integrato nuovo personale a sostegno del personale della Prefettura oggi più che mai oberato di attività. Ricordo, che queste persone difficilmente lasceranno il nostro paese e non velocizzare le tempistiche sull’emersione creerebbe un problema di legalità”.