Confcommercio Lombardia: terziario protagonista della rigenerazione

Confcommercio Lombardia: terziario protagonista della rigenerazione

Milano – “I Distretti del Commercio sono un chiaro esempio di una politica di rigenerazione dei luoghi, capace di incanalare energie, idee e visioni degli attori delle comunità. Tra questi il Terziario, che per la sua naturale predisposizione a porsi al centro delle dinamiche economiche e di relazione ha assunto l’onore e l’onere di essere protagonista in un processo di trasformazione, accelerato dalla pandemia, che va accompagnato e indirizzato. Bene, in questo senso, anche le risorse stanziate dal PNRR per la rigenerazione urbana”. Così il Vicepresidente Vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti commenta la pubblicazione della graduatoria del bando distretti del commercio 2022-2024, che destina gli oltre 47 milioni di euro stanziati a tutti i 151 distretti che hanno presentato un progetto, il che dimostra l’efficacia del partenariato pubblico-privato nel saper costruire proposte valide e concrete. Un dato che giustifica il successo del modello distrettuale lombardo, al quale ormai aderiscono il 52% dei comuni della regione, che ha generato un effetto leva di 3,2 volte le risorse pubbliche stanziate dal 2008, anno della nascita dei Distretti. “Un risultato – prosegue Massoletti – possibile grazie al lavoro sinergico dei soggetti coinvolti con l’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, che ha permesso di arrivare ad un risultato più che buono”. I Distretti del commercio da qui ai prossimi 2 anni interverranno su driver specifici – rigenerazione urbana, digitalizzazione, sostenibilità e riqualificazione – in aree definite e caratterizzate da peculiari esigenze di sviluppo, partendo da vocazioni tematiche finalizzate all’attrattività territoriale, che vanno dalla valorizzazione commerciale ai percorsi turistici, passando dall’enogastronomia e dalla valorizzazione dei mestieri tradizionali. “Quella dei Distretti è una politica di valore che genera valore. Valore commerciale e urbanistico, che insieme creano valore patrimoniale per i nostri centri urbani. E, ancora, valore sociale e culturale. Tutto questo partendo dai territori, dalle loro esigenze, peculiarità e visioni: una formula – conclude Massoletti – possibile grazie ad un altro genere di valore, tipico lombardo, immateriale ma con ricadute concrete, quello della sussidiarietà”.