Sicurezza a Milano, Piantedosi: tecnologia per l’ordine pubblico, non solo uomini in più
Milano – Oggi riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza di Milano a cui ha partecipato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. A lui il sindaco Giuseppe Sala aveva chiesto 250 agenti in rafforzamento ai 250 già promessi dal precedente ministro Luciana Lamorgese. “Ho detto al sindaco che non mi piace dire cifre che poi vanno calibrate secondo tempistiche e altro – ha spiegato il ministro – Ho detto che sicuramente il numero che mi ha chiesto di 500 uomini è un punto di riferimento che terremo in debita considerazione”. “Dedicheremo l’attenzione dovuta – ha assicurato -. Dobbiamo anche fare evolvere il concetto di ordine pubblico che non si avvale solo del numero di uomini ma esistono tecnologie. Ci sarà una grande attenzione a Milano sugli organici ma anche su come rendere più visibile e concreta l’azione delle forze di polizia”. Altro argomento di discussione – oltre a quello dello svuotamento della curva Nord dell’Inter alla notizia dell’uccisione del capo tifoseria Vittorio Boiocchi con la ‘cacciata’ degli spettatori che volevano rimanere da parte degli ultrà – è stato quello degli sgomberi delle case occupate abusivamente. “Una importante azione – ha riconosciuto il ministro – che è stata fatta per la risoluzione delle occupazioni abusive di immobili, gestite mirabilmente con doverosa attenzione alle vulnerabilità sociali”. A Milano, ha ricordato il prefetto Renato Saccone, “il primo gennaio 2019 c’erano oltre 4.491 alloggi occupati mentre oggi sono 3607, va notata la differenza perché è un percorso che stiamo facendo. Via Bolla è il primo intervento di sistema nell’edilizia residenziale pubblica”. “Faccio notare che non abbiamo avuto, nel ridurre di 900 unità le occupazioni, problemi di ordine pubblico, ripristinare legalità significa far rispettare le leggi ma anche garantire il rispetto dei diritti a chi è vulnerabile – ha concluso Saccone -. Noi ogni giorno proseguiamo e non fa notizia perché non si è mai creato disordine pubblico”.