Arexpo, l’ad De Biasio al World Economic Forum di Detroit: “Mind eccellenza globale”

MILANO Human Technopole, Palazzo Italia, Mind ex area expo.

Arexpo, l’ad De Biasio al World Economic Forum di Detroit: “Mind eccellenza globale”

Milano – L’amministratore delegato di Arexpo Igor De Biasio ha partecipato al World Economic Forum di Detroit dedicato ai temi della trasformazione urbana. De Biasio è stato invitato dagli organizzatori ed è intervenuto nella sessione ‘Harnessing the power of innovation disctrics’ insieme ad altri soggetti internazionali provenienti dagli Stati Uniti, Colombia e Canada. In particolare il summit è stato l’occasione per presentare l’esperienza di AREXPO come modello di un soggetto pubblico finalizzato a sviluppare progetti urbani complessi valorizzando in modo efficace la collaborazione pubblico privato. Il Forum ha rappresentato anche l’opportunità di iniziare una relazione stabile con il centro di Detroit sulla trasformazione urbana. Il progetto MIND è stato scelto come caso di studio analizzando la metodologia di lavoro di AREXPO cercando di definire gli elementi replicabili. Al summit è intervenuto anche il direttore delle relazioni istituzionali, internazionali e della comunicazione di Arexpo Alberto Mina come speaker nella sessione ‘Harnessing Nature for Resilient Cities’, finalizzata a esplorare possibilità di sfruttare le risorse della natura per creare aree urbane sostenibili e attraenti. “L’invito al World Economic Forum -afferma Igor De Biasio- dedicato ai temi della rigenerazione urbana e della sostenibilità è certamente per Arexpo un motivo di orgoglio perché dimostra che il progetto MIND viene riconosciuto come una eccellenza a livello globale. La formula della partnership tra istituzioni pubbliche, università, centri di ricerca, importanti aziende internazionali e start-up rappresenta infatti la migliore combinazione per realizzare un distretto dell’innovazione che sia veramente all’altezza delle grandi sfide del nostro tempo e MIND dimostra che nel nostro Paese si possono realizzare grandi progetti che possono competere alla pari con i migliori distretti dell’innovazione nel mondo”.