Lombardia, trasporto pubblico locale. Terzi: “Se Comune aumenta tariffe, Atm non accusi Regione”

Claudia Terzi
Claudia Terzi

Milano – “La Lombardia è la regione italiana che investe di più nel Trasporto pubblico locale. Si tratta di 629 milioni di euro, di cui oltre 223 milioni di euro di risorse proprie. Non c’è stato alcun taglio degli stanziamenti complessivi, ma una diversa distribuzione dei fondi, come peraltro previsto da una delibera approvata qualche anno fa”. Parte da questa considerazione l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile relativamente alle notizie riguardanti il prezzo dei biglietti di Atm a Milano. “L’Agenzia Tpl di Milano – puntualizza l’assessore regionale – riceve annualmente 415,1 milioni di euro sui 629 milioni disponibili e inoltre può contare su maggiori entrate derivanti dall’applicazione della tariffazione integrata. Nessuna penalizzazione quindi per Milano, ma l’applicazione di costi standard che regolano in maniera oggettiva parametri di efficienza e raggiungimento di obiettivi”. “Per quanto riguarda l’adeguamento Istat – prosegue l’assessore regionale – torno a ribadire che il Comune di Milano, in quanto ente titolare del contratto, può evitare l’aumento delle tariffe attingendo risorse dal proprio bilancio, che appunto negli anni scorsi ha beneficiato di maggiori introiti in seguito all’incremento dei biglietti Atm deliberato dal Comune stesso nel 2019”. “Per quanto concerne il tema dei trasferimenti alle Regioni – evidenzia l’assessore regionale – da tempo denunciamo l’iniquità del trattamento riservato dallo Stato centrale alla Lombardia. La nostra Regione muove circa il 25% degli utenti Tpl a livello nazionale, ma ottiene da Roma risorse del Fondo nazionale trasporti (Fnt) pari solo al 17%. Accolgo con piacere il fatto che il Comune di Milano abbia deciso, pur tardivamente, di schierarsi accanto alla Regione in questa storica battaglia di stampo autonomista”. “Le dichiarazioni dell’assessore comunale di Milano – conclude l’assessore regionale – confermano che l’aggiornamento Istat delle tariffe non è un’imposizione di Regione, contrariamente a quanto lei stessa aveva affermato poche settimane fa. Anche questa volta, dunque, il Comune di Milano cerca di scaricare sulla Regione una decisione che compete al Comune stesso e all’Agenzia del Tpl. Inoltre, se il Comune di Milano non vuole gestire direttamente il servizio Atm ceda la competenza all’Agenzia del Tpl, come già successo per altri territori in situazioni analoghe”.