Il contributo del florovivaismo italiano agli obiettivi del green new deal europeo

Roma – Il florovivaismo italiano rappresenta una vera e propria eccellenza italiana, come tale apprezzato in Europa e nel mondo, tanto che l’export di piante, fiori e fronde vale 1 miliardo di euro, mentre la produzione italiana costituisce il 15% della intera produzione comunitaria. Un’occasione unica di sviluppo del comparto arriva dai fondi europei per la forestazione urbana che il PNRR ha quantificato in 330 milioni di euro: il bando è stato pubblicato a marzo e le domande dovranno essere presentate entro giugno. Aderendo all’Agenda europea 2030 per il Green Deal, il florovivaismo potrà dare un contributo rilevante alla forestazione urbana con l’obiettivo di contrastare il cambiamento climatico, aumentare lo stoccaggio di CO2, assorbire le polveri sottili e migliorare l’estetica delle città.

Il florovivaismo italiano esprime il 6% della intera produzione agricola nazionale, per un valore di 2,5 miliardi di euro, e vi operano 21.500 imprese: 14 mila producono fiori e piante in vaso e 7.500 piante per il vivaismo. Nei primi due mesi del 2022 il fatturato è stato positivo, in linea con il primo bimestre 2021, mentre nel periodo marzo aprile si è avuta una flessione del 3/4%. Anche l’export ha fatto registrare, nel secondo bimestre 2022, una flessione del 5%: la domanda proviene soprattutto da Olanda, Germania, Francia, Austria, mentre è in calo l’export verso l’Europa meridionale e, naturalmente, verso la Russia e l’Est europeo. Sui mercati esteri si esportano principalmente piante medio-grandi riprodotte e coltivate in Italia, piante sempreverdi, piante a forma, arbusti ornamentali, rose, piante da frutto. Pesano gli aumenti, causati dalla pandemia prima e in seguito dalla guerra in Ucraina, dei costi di produzione, l’aumento dei prezzi delle piante, il diminuito potere d’acquisto dei consumatori, la difficoltà nel reperimento dei mezzi tecnici e, per quanto riguarda l’export, l’aumento dei costi di trasporto delle piante.

Il PNRR è una grande occasione per il settore florovivaistico e può rappresentare la chiave di volta della rivoluzione verde e della transizione ecologica proposta dal Green Deal – ha detto nel suo intervento Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali – I contratti di filiera, la logistica, il Parco Agrisolare sono misure che si integrano perfettamente con le esigenze del comparto e aprono a una grande opportunità di ammodernamento ed efficientamento energetico. Siamo consapevoli di come l’emergenza energetica si stia riversando non solo sui costi di riscaldamento delle serre, ma anche su carburanti, sui costi delle materie prime, sui fertilizzanti. L’azione del Governo e del Ministero è rivolta a limitare le conseguenze del caro energia e dell’aumento dei prezzi sul settore agricolo, ma è necessario un intervento più deciso da parte dell’Europa”.

E’ quanto emerso dalla conferenza stampa tenutasi oggi a Roma, organizzata da Flormart,

la storica fiera internazionale del settore la cui 71°edizione si terrà a Padova dal 21 al 23 settembre 2022. A partire da quest’anno, Flormart sarà organizzata dal Gruppo Fiere di Parma, come ha riferito il suo ceo Antonio Cellie: “Abbiamo accolto con entusiasmo la sfida di costruire una nuova piattaforma per il supporto del Made in italy; dopo l’alimentare e il meccano-alimentare anche il florovivaismo è un settore strategico per Fiere di Parma. Flormart diventerà quello che Cibus è per l’agroaIimentare italiano, ovvero un evento iconico per le imprese e i distretti del settore che nel nostro Paese sono i protagonisti di uno straordinario saper fare”

La fiera vedrà una significativa presenza di buyer internazionali, grazie anche alla collaborazione con ICE – Agenzia, e dell’intera filiera del settore che valuta Flormart come punto di riferimento primario per leggere i cambiamenti del mercato e interloquire con i buyer internazionali.

Oggi, in questo scenario così difficile, è più che mai necessario fare sistema per essere vicini a tutte le imprese – afferma Carlo Ferro, Presidente di ICE Agenzia – Nell’ambito del Patto per l’Export, ICE è attiva con 19 nuove azioni. Nello specifico di Flomart, supportiamo la prossima edizione con attività promozionali e con un incoming di 90 operatori provenienti da 32 Paesi. Vogliamo supportare il sistema fieristico, ma anche accompagnarlo a sviluppare sinergie, moltiplicando sempre la ricaduta dell’intervento pubblico a vantaggio delle imprese del settore”.

La crescita delle aziende e il dialogo con la politica sono obiettivi dell’azione di Confagricoltura, come ha riferito il Vice Presidente Giordano Emo Capodilista“La valorizzazione del florovivaismo e la salvaguardia del verde sono tra le priorità di Confagricoltura, che insieme ad Assoverde ha avviato un ambizioso progetto di rilancio del settore in Italia. Il progetto, denominato “Libro Bianco del Verde”, intende portare un contributo tangibile all’attenzione della politica, convinti che la salvaguardia dei complessi equilibri della biodiversità sia l’unico modo per tutelare il benessere delle generazioni future”.

Mario Faro, Presidente della Consulta Florovivaismo Coldiretti ha lanciato un allarme sulle difficoltà del comparto: “La crisi economica provocata dall’invasione Russa in Ucraina colpisce anche la coltivazione di piante e fiori Made in Italy con il 15% delle aziende floricole che è a rischio, a causa dei costi di produzione superiori ai ricavi. Va combattuta la concorrenza sleale di prodotti importati dall’estero, controllando che rispettino tutte le regole. Un aiuto sarà la riconferma del Bonus verde per ulteriori 3 anni, una misura che ha permesso di creare 2,6 milioni di metri quadrati di verde nelle città fornendo ossigeno e aria pulita a oltre mezzo milione di persone ogni giorno”.

Cresce intanto l’attesa per la 71° edizione di Flormart, cui hanno già aderito i principali espositori italiani (ma anche tanti europei), presenti anche i servizi, a partire dai Distretti produttivi, le Associazioni di categoria, gli Ordini Professionali le Agenzie di servizio e del commercio dei mezzi di produzione. Tra i convegni programmati: L’innovazione varietale e tecnologica nel florovivaismo; Le green cities ed i progetti immobiliari europei; Il verde per la qualità della vita: attuazione e prospettive del PNRR; La produzione di alberi ornamentali e di postime forestale per l’attuazione della strategia nazionale del verde.

“Due anni di forzato isolamento ci hanno fatto riscoprire quanto il contatto con il cliente sia elemento imprescindibile del rapporto commerciale, non sostituibile dalle vendite on line – ha sottolineato Luigi Pagliani Presidente di ANVE, Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori – aderiamo quindi con convinzione a questa rinnovata edizione di Flormart”

Per Aldo Alberto Presidente dell’Associazione Florovivaisti Italiani e Presidente di CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, della Liguria “Flormart può essere importante in questo momento così difficile per il settore florovivaistico. È necessario puntare su innovazione e mercati anche al di fuori del continente europeo. Ritengo inoltre sia fondamentale attivare proposte che coinvolgano gli Enti pubblici, Comuni in primis”.