Oggi sciopero nei cieli, Ryanair la peggiore

Roma – Per il personale viaggiante di Ryanair – parliamo all’incirca di 700 piloti e 1.800 assistenti di volo di base in Italia (si tratta di una stima sindacale, perché cifre ufficiali non esistono, in quanto l’azienda non ne fornisce. Stessa cosa avviene per gli iscritti al sindacato, giacché Ryanair non trattiene le deleghe) – della compagnia aerea irlandese low cost, da decenni leader del mercato italiano, con il 35% della capacità complessiva del traffico, nonché uno dei principali vettori in Europa (più di 2.000 le tratte coperte in 33 paesi), la vita è sempre durissima. Anche durante la pausa fra un turno di lavoro e l’altro, che nell’arco di una giornata tipo equivale a dieci-dodici ore continuative di attività. “Con la ripresa dei voli e gli organici del personale navigante ancora ridotti per la fase Covid che ha colpito duramente il trasporto aereo – spiega Fabrizio Cuscito, segretario nazionale della Filt Cgil, responsabile del trasporto aereo, parlando con Collettiva.it -. I turni sono ora davvero massacranti, durante i quali si arrivano a fare tratte di andata e ritorno molte volte, nell’arco della stessa giornata. E ci riferiamo a un lavoro di per sé usurante, svolto in volo, che porta nel corso di una carriera lavorativa a livelli di stanchezza congeniti, esponendo a una più bassa aspettativa di vita e al rischio di diverse patologie”. Il ‘cahier de doléance’ dei lavoratori Ryanair è lunghissimo e assai articolato: si va dal mancato adeguamento dei minimi salariali, previsti dal contratto nazionale di lavoro e ignorati dalla compagnia irlandese, al perdurare di un accordo sul taglio degli stipendi pari a un terzo in meno, (contingency agreement), quantificabile in circa 2.000 euro sottratte ogni mese al lavoratore. Oggi scioperano tutte le compagnie aeree, a partire dalle low cost. (…)