Salario minimo, Orlando: “Passo importante Ue, ora riscriviamo regole con parti sociali”
Roma – “La direttiva Ue è un passo molto importante perché inizia a definire una serie di paletti su come tutelare i salari più bassi, migliorarli e adeguarli all’inflazione. L’Italia ora deve muoversi entro una serie di coordinate chiare che impongono di dare risposte a un tema fondamentale, come aggiornare il sistema relazioni industriali :ogni paese avrà margine per farlo in modo autonomo ma intanto oggi siamo chiamati a dare risposte chiare, naturalmente con il dialogo con le parti sociali. A questo punto il tema non può rimanere una pagina bianca: vanno scritte delle regole, definiti dei percorsi”. Così a margine dei lavori dell’interministeriale Ocse a Parigi il ministro del Lavoro, Andrea Orlando commenta il via libera della Commissione Ue alla direttiva sul salario minimo. Una direttiva per la cui ricezione “non credo si possa bypassare le parti sociali che invece devono diventare le protagoniste di un salario minimo che contrasti il dumping contrattuale, i sindacati gialli e le forme attraverso cui si sono fortemente indeboliti i diritti dei lavoratori”, spiega ancora ribadendo la proposta che il governo ha già messo sul tavolo di c confronto con sindacati e imprese. “Intendiamo legare il salario minimo del settore di riferimento al trattamento economico complessivo contenuto nei contratti maggiormente rappresentativi di quel settore senza svuotare la contrattazione che assicura un dialogo sociale ma contrastando la cattiva contrattazione che crea dumping e indebolisce i diritti dei lavoratori”, conclude. “I salari devono permettere a lavoratori e famiglie di mantenere il potere d’acquisto e quindi devono crescere”, ha detto il ministro del Lavoro, Orlando. “E’ indubbio che bisogna adeguare le retribuzioni alle mutate condizioni economiche”, ha proseguito il ministro, sottolineando tuttavia la necessita’ di “evitare spirali inflattive e lo sforzo non puo’ che essere condiviso tra governo e parti sociali. “In questi ultimi anni – ha rimarcato Orlando – il numero di lavoratori poveri e’ cresciuto in misura preoccupante. Questo fenomeno va affrontato con determinazione e impegno. A livello nazionale, dobbiamo contrastare il proliferare di forme di lavoro insicure e non adeguatamente tutelate, estendere il campo di applicazione delle norme in materia di protezione sociale e diritti sindacali, ma anche rafforzare le nostre politiche di formazione. A livello multilaterale credo sia necessario continuare a contrastare tutte quelle forme di ‘dumping’ sociale che impediscono alle nostre imprese di competere ad armi pari nell’economia globale, anche attraverso azioni comuni nelle organizzazioni internazionali”. Il ministro in trasferta a Parigi ha quindi sottolineato che il “tema dei bassi salari riguarda prima di tutto i nostri giovani. Proprio dopodomani il Consiglio ministeriale Ocse adottera’ una raccomandazione per garantire loro migliori opportunita’. Occorre garantire ai giovani prospettive concrete di realizzazione professionale, dignita’ e sicurezza nel mondo del lavoro”, ha avvertito.