Effetto Covid: boom di mediazioni per affitto d’azienda e locazioni

Effetto Covid: boom di mediazioni per affitto d’azienda e locazioni

Milano – La diffusione del Covid è stata una concausa nell’incremento di alcune tipologie di liti. Nell’anno dell’inizio della pandemia, da marzo 2020 a marzo 2021, è aumentata la litigiosità e il ricorso alla mediazione per i conflitti in materia di affitto d’azienda (+133%) e per le locazioni residenziali e commerciali (+35%). La pandemia ha spinto le parti a rinegoziare i contratti, per le sopraggiunte difficoltà economiche ad adempiere gli obblighi contrattuali. Sono cresciute dell’11% le mediazioni in materia di successione legate anche all’incremento dei decessi. Al tempo stesso, sono calate del 74% le liti in materia di condominio per via delle restrizioni sanitarie che hanno limitato o impedito lo svolgimento delle assemblee condominiali. Questi i principali dati rilevati dalla Camera Arbitrale di Milano e dal suo Servizio di Conciliazione in relazione al deposito delle domande di mediazione nel periodo compreso tra marzo 2020 e marzo 2021. Nei mesi del “lockdown” (marzo e aprile 2020) c’è stato un calo del 60% dei depositi di domande di mediazione, in generale per ragioni organizzative: per le restrizioni sanitarie i clienti hanno avuto difficoltà nell’incontrare fisicamente gli avvocati e per la scarsa dimestichezza nell’uso della videoconferenza. Da giugno 2020 si è registrata una ripresa del +70%  del deposito dei procedimenti (rispetto al dato medio dei depositi nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020). L’attività del Servizio di conciliazione di Camera Arbitrale di Milano oggi è tornata a ritmi pre-crisi. La mediazione ha dimostrato una capacità di resilienza, gli organismi di mediazione sono sempre stati operativi anche nei momenti più duri dell’emergenza, laddove gli uffici giudiziari hanno sofferto blocchi di attività e rallentamenti, dovuti alle restrizioni imposte a livello normativo dall’emergenza sanitaria. Si registra un cambiamento qualitativo nelle liti risolte in mediazione: è aumentato del 160% il valore medio delle controversie gestite dal Servizio di conciliazione della Camera Arbitrale di Milano. Questo è dovuto a una maggiore fiducia nello strumento da parte di legali e dei loro clienti per controversie di valore più alto (a ulteriore smentita della convinzione che la mediazione sia adatta soprattutto per le liti bagatellari). L’oggetto delle controversie si è spostato dai tradizionali ambiti come controversie bancarie, finanziarie, assicurative e condominiali a quelle in materia di affitto d’azienda (+ 133%) e locazione (+35%). E’ cambiato l’atteggiamento nei confronti della mediazione, gli avvocati sono più aperti e collaborativi, perché è più sentita rispetto al passato l’urgenza di trovare soluzioni rapide ed efficaci alle liti. L’emergenza Covid ha impresso una particolare urgenza al dialogo e al confronto, che è il valore aggiunto della mediazione rispetto al processo giudiziario ordinario. La mediazione online ha dimostrato di essere efficiente e apprezzata da legali e parti. Il 90% dei 1.291 incontri di mediazione tenuti in Camera Arbitrale di Milano nel 2020 è avvenuto online. Va però anche osservata una maggiore emotività che caratterizza gli incontri a distanza, anche per la mancanza di un luogo effettivamente neutrale. Di quale impatto abbia avuto la pandemia sul modo di gestire le controversie si parla nel corso dell’evento del 4 maggio dal titolo La mediazione di fronte alla pandemia. Una nuova sfida per la gestione dei conflitti”, insieme a Silvia Zorzetto, Professore Associato di Filosofia del Diritto presso l’Università degli Studi di Milano, Stefania Lattuille (mediatrice, avvocato e facilitatrice), Michael McIlwrath (Former Vice President-Litigation, Baker Hughes Company), Angelo Santi (avvocato, mediatore e presidente UNAM-Unione Nazionale Avvocati per la Mediazione) e Nicola Giudice (responsabile Servizio di conciliazione di Camera Arbitrale di Milano). “Il Covid – ha dichiarato Nicola Giudice, responsabile Servizio di conciliazione della Camera Arbitrale di Milano – ha comportato conseguenze negative, che si sono riversate anche nell’ambito della conflittualità. Come emerge dai recenti dati della Camera Arbitrale di Milano, la pandemia si è rivelata una concausa nell’incremento di alcune tipologie di liti, come quelle in materia di locazione e affitto d’azienda. Il particolare momento storico che stiamo vivendo coinvolge anche le ADR (Alternative Dispute Resolution), che in questo ultimo anno hanno dimostrato di essere particolarmente efficaci e resilienti. Sono qualità riconosciute anche dal Governo italiano che all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha dato spazio al ricorso agli strumenti di giustizia alternativa”. E’ lo strumento per risolvere le controversie, grazie ad un mediatore esperto, neutrale e indipendente, che facilita il raggiungimento di un accordo tra le parti.  Quando utilizzarla. La mediazione si può utilizzare in ambito civile e commerciale, purché: 1) abbia ad oggetto diritti disponibili; 2) quando è prevista come passaggio prima di rivolgersi al giudice (mediazione obbligatoria ex art. 5 – 1 bis D.Lgs 28/2010); 3) quando il giudice, nel corso della causa, ordina alle parti di svolgere un tentativo di mediazione; 4) quando il contratto prevede il tentativo di mediazione (clausola di mediazione). Le materie obbligatorie, per cui vige il tentativo obbligatorio di mediazione, sono: condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di azienda, risarcimento del danno da responsabilità medica e sanitaria, risarcimento del danno da diffamazione con mezzo stampa, contratti assicurativi, contratti bancari e contratti finanziari. Come funziona: occorre depositare una domanda presso il Servizio di conciliazione della Camera Arbitrale di Milano. Occorre la volontà delle parti di dar seguito alla mediazione o concludere il tentativo. Come si conclude: può concludersi con un accordo o con un mancato accordo. Se la mediazione viene condotta secondo le disposizioni della normativa prevista dal D.Lgs, 28/2010 e il verbale viene sottoscritto anche dagli avvocati di parte, l’accordo raggiunto ha la forza di titolo esecutivo. Dati. Tasso di successo: in Camera Arbitrale di Milano l’accordo viene raggiunto nel 61% dei casi (dato calcolato sul totale dei procedimenti in cui le parti scelgono di sedersi al tavolo della mediazione dopo il primo incontro informativo; la percentuale è del 46,9% nelle altre realtà in Italia- fonte webstat.giustizia.it dati giugno 2020). Durata dei procedimenti. In media occorrono 60 giorni per arrivare a un accordo. Costi: il costo dipende dal valore della controversia e dalla tipologia (se la mediazione è obbligatoria o volontaria). Qui qualche esempio: per un valore della controversia di 100 mila euro il costo per ciascuna parte è di 1.113 euro se la mediazione è obbligatoria e di 1.520 euro se è volontaria. Se il valore della controversia è di 500 mila euro se la mediazione è obbligatoria costa 1.820 euro, se volontaria costa 3.040 euro. Per un valore della controversia pari a 2 milioni e 500 mila euro se la mediazione è obbligatoria costa 3.418 euro, se è volontaria costa 5.736, euro. Se il valore della controversia è di 10 milioni di euro e la mediazione è obbligatoria il costo è di 8.412 euro, se la mediazione è volontaria costa 14.024 euro.