La scomparsa di Formentini: lo ricordano Sala, Fontana, Pisapia, Sangalli

Milano – Numerose le attestazioni di stima nei confronti di Marco Formentini, già sindaco di Milano, scomparso oggi. “Marco Formentini è stato un uomo politico di cui Milano può essere orgogliosa”, ha postato sui social il sindaco Beppe Sala. “Partigiano, cuore socialista, segretario della giunta della Regione Lombardia di Piero Bassetti, aderisce alla Lega in un percorso di continua ricerca di nuove soluzioni politiche per il nostro Paese. Nel 1993 diventa il primo sindaco di Milano eletto direttamente dai cittadini milanesi. La sua Giunta sperimentò una scelta di figure per lo più indipendenti dallo schieramento dei partiti. Ebbe una navigazione non semplice, chiese e ottenne l’appoggio della sinistra per concludere il suo mandato. Da parlamentare europeo, aderì alla Margherita (in Europa “I Democratici”), portando la sua esperienza e la sua visione anche nell’alveo del centro sinistra. Lasciò in eredità la pedonalizzazione dal Duomo a San Babila, la linea 3 della metropolitana e il primo progetto della linea 4. Ma soprattutto, dopo uno dei momenti più critici della storia di Milano del dopoguerra, seppe farsi apprezzare per quelle doti umane che un sindaco non deve mai dimenticare di esercitare nei confronti dei suoi cittadini. Grazie, Marco. Non ti dimenticheremo”, ha concluso Sala. “Addio Marco. Ci lascia il primo sindaco leghista di Milano”, ha ricordato il presidente della Regione Attilio Fonatna. “Eletto direttamente dai milanesi! A lui possiamo attribuire l’impulso, fatto di scelte concrete, che ha prodotto la ‘rinascita’ di Milano. Una persona perbene, molto competente e affabile. L’ho conosciuto personalmente – prosegue Fontana – e ne ho potuto apprezzare i suoi modi genuini ma, allo stesso tempo, risoluti. Non dimenticherò mai il suo sorriso rassicurante”, ha concluso Fontana. Giuliano Pisapia, eurodeputato e già sindaco di Milano ha ricordato Formentini su Twitter così: “Con #Formentini siamo stati su fronti politici opposti finché decise di abbandonare la #Lega. Quando, molti anni dopo, mi chiese di celebrare il suo matrimonio lo feci volentieri. Ho un bel ricordo di quel giorno, lui e sua moglie erano felici.” “Con la scomparsa di Formentini – ha detto Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio e di Confcommercio – Milano perde una personalità politica realmente al servizio della città. Un sindaco, eletto per la prima volta direttamente dai milanesi, che ha contribuito a rimarginare le ferite provocate da uno dei periodi più difficili della storia repubblicana recente. Lo ricordiamo per il suo equilibrio, la sua umanità e per essere sempre stato attento al mondo delle imprese. Siamo vicini con affetto alla sua famiglia, sicuri che Milano non lo dimenticherà”.