Homi: chiude 62mila operatori, domani il Temporary Shop

Milano – Un laboratorio di tendenze, un format sempre più evoluto che dà forma a nuove abitudini e presenta accessori e oggetti che diventeranno il nostro quotidiano nel prossimo futuro. HOMI, il Salone degli Stili di Vita, che ha chiuso i battenti ieri, registra 62.800 operatori di cui il 17% provenienti dall’estero; i paesi più rappresentati sono stati Giappone, Francia, Spagna, Cina, Russia e la vicina Svizzera. HOMI, si conferma capace di mutare nel segno della continuità edizione dopo edizione, trovando sempre nuova linfa in eventi e iniziative espositive che valorizzano le aziende, offrono idee, descrivono tendenze. Una dinamicità, immagine di un mercato in continuo cambiamento, attento alla tradizione del Made in Italy e non solo, ma soprattutto teso a un rinnovamento orientato al prodotto di nicchia, dalla forte personalità. “ Un bilancio sicuramente positivo per qualità e numero di visitatori, afferma Corrado Peraboni, amministratore delegato di Fiera Milano 1.460 aziende di cui il 25% straniere e buyer esteri provenienti da 114 Paesi. Ma non solo – continua Peraboni – la manifestazione si fregia di fare da ponte tra i designer e le pmi. Tanto è vero che già in questa edizione molti creativi hanno trovato opportunità concrete di sviluppare i propri progetti. Ma HOMI non si ferma e ora, soddisfatte le attese degli operatori, racconta lo stile e propone i suoi oggetti alla città, attraverso un’iniziativa con un fine benefico, portando al centro di Milano il suo Temporary Shop aperto al pubblico dal 21 al 27 settembre nello spazio PRESSO di via Paolo Sarpi 60. Dal 27al 30 gennaio 2017 “Festivity” il salone Homi sulle decorazioni natalizie e i regali.