Milano – Il Consiglio di Indirizzo dell’Azienda di Servizi alla Persona IMMeS e Pio Albergo Trivulzio (PAT), a seguito della designazione del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, d’intesa con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha nominato in data odierna Giuseppe Calicchio nuovo Direttore Generale dell’Ente. Giuseppe Calicchio, 47 anni, laureato in Filosofia teoretica all’Università di Pavia con il massimo dei voti, un Master all’Università Cattolica in Management e Innovazione delle Pubbliche Amministrazioni, laureando in Scienze della Pubblica Amministrazione all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, inserito nella short list dei 100 manager tra i quali il Presidente Fontana ha scelto i Direttori generali di ASST e ATS, era in ruolo come Direttore Sociosanitario presso l’ATS di Bergamo. In precedenza, ha ricoperto incarichi direttivi in diverse strutture territoriali dei Sistema Sanitario Regionale, dopo essere stato per quasi un decennio Vice Direttore della Caritas di Vigevano Il nuovo Direttore Generale del PAT sostituisce Claudio Sileo nominato alla guida dell’ATS di Brescia. Il presidente del Consiglio di Indirizzo del PAT, Maurizio Carrara, a nome di tutti i Consiglieri, si è detto certo che: “Sotto la direzione del Dott. Calicchio, il Pio Albergo Trivulzio consoliderà ulteriormente gli straordinari traguardi conseguiti con il contributo del Dott. Sileo, a cui rivolgo i migliori auguri per il nuovo incarico. Il 2018 si chiude con un ulteriore diminuzione del debito e del deficit, il cui definitivo azzeramento, però, dipenderà molto dalle decisioni che verranno assunte da Regione Lombardia. Il Trivulzio è tornato ad essere una bandiera di cui il welfare ambrosiano può legittimamente vantarsi non solo a livello nazionale, frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto le Istituzioni di riferimento, le Organizzazioni sindacali, la Direzione aziendale nelle sue diverse articolazioni, il Consiglio di Indirizzo e, soprattutto, i lavoratori. Un’esperienza messa al servizio del miglioramento della qualità della vita non solo dei 1500 ospiti, ma anche di tante altre fragilità cittadine, che, tutti assieme, sapremo ancor di più valorizzare”.