Milano – Giorgia Sanguinetti, segretaria CGIL Milano ha illustrato il punto di vista del sindacato: “Apprendiamo con preoccupazione che il PAT sta procedendo al conferimento del proprio patrimonio immobiliare a Invimit. Una decisione che viene portata avanti nonostante le proteste di comitati inquilini, sindacati e numerose realtà del territorio, tutte unite nella difesa delle legittime rivendicazioni degli inquilini”. “Quelle abitazioni non sono semplici immobili: sono state donate con l’intento preciso di essere destinate a lavoratrici e lavoratori a canoni calmierati. Il PAT, inoltre, è sempre stato un simbolo di accoglienza e solidarietà, parte integrante dell’identità della nostra città”. Questa operazione, condotta senza trasparenza, rappresenta una scelta miope e contraria alla missione storica e sociale del PAT. Il Commissario Tronca non ha mai fornito alcuna chiarezza sulle motivazioni strategiche di tale decisione, che sembra rispondere unicamente all’esigenza di tamponare un debito frutto di anni di cattiva gestione. E anche questa soluzione è temporanea e a caro prezzo, con pesanti conseguenze per le cittadine e i cittadini. Contrariamente a certe affermazioni mediatiche che strumentalizzano pochi casi isolati, gli inquilini del PAT sono persone con redditi medio-bassi, che subiranno un grave danno da questa scelta scellerata. La CGIL chiede con forza la sospensione immediata di tutti gli atti amministrativi relativi all’operazione e la convocazione di un tavolo di confronto con il Commissario, il Comune di Milano e la Regione Lombardia. In un contesto come quello attuale, in cui l’emergenza abitativa nella nostra città ha raggiunto livelli critici, la direzione intrapresa dal PAT è inaccettabile. Non possiamo permettere che questa vicenda diventi un ulteriore attacco al diritto all’abitare.”