Milano, rigenerazione urbana delle aree: il Comune determina i valori delle monetizzazioni

 

Milano – Approvati con una determina i valori minimi di monetizzazione, uno dei contributi di costruzione dovuti per gli interventi edilizi. Con valore di monetizzazione si intende il corrispettivo richiesto dall’Amministrazione a compensazione della mancata cessione di aree standard, quelle aree cioè destinate a verde, spazi e servizi pubblici o di interesse pubblico e generale, qualora la loro acquisizione non risulti possibile o non sia ritenuta opportuna per estensione, conformazione o localizzazione. La determina si è resa necessaria a seguito delle ultime disposizioni di servizio interne all’assessorato alla Rigenerazione urbana, a partire dalle quali non sono più considerati applicabili i riferimenti finora validi. Nelle more dell’approvazione di una delibera di Giunta, in fase di ultimazione, che dettagli la determinazione e l’applicazione dei nuovi valori di monetizzazione, il provvedimento individua quelli minimi, applicabili nei casi di cambio d’uso degli immobili. “Dopo la delibera di aggiornamento degli oneri – commenta l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi – nel corso del mio mandato anche le monetizzazioni degli standard urbanistici, laddove consentite e sempre nel rispetto della legge regionale, vengono aggiornate sulla base dell’andamento dei valori dell’Osservatorio OMI dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un percorso avviato da tempo e che porterà all’approvazione di un provvedimento molto articolato e complesso, considerando la mancanza di un criterio oggettivo in materia a livello regionale e nazionale e la grande diversificazione delle zone della città al fine di individuare metodologie e parametri di utilizzo. Dopo molto lavoro, crediamo di essere riusciti nell’intento di attualizzare i valori, introducendo anche una nuova metodologia a nostro avviso coerente con l’andamento del mercato immobiliare e con l’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione”. I valori sono sempre stati aggiornati secondo gli adeguamenti Istat, ma necessitano ora di una determinazione più specifica: questo è dovuto all’incremento del costo delle aree del territorio che – dopo anni di sostanziale stabilità o moderata e disomogenea crescita dei valori e di un approccio prudenziale nel periodo post pandemia, in cui si pensava ad una potenziale crisi del mercato – ha registrato viceversa un’importante quanto rapida crescita dei prezzi negli ultimi tre anni. A questo si sono aggiunte anche le dinamiche, più recenti, dell’innalzamento dei costi delle materie prime e delle costruzioni. Per il ricalcolo l’Amministrazione si è basata sulla distinzione in 41 zone omogenee in cui si articola il territorio comunale come individuate dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate, in ultima analisi accorpate in macroaree (centrale, semicentrale e periferica). Per fare qualche esempio, così calcolati i nuovi importi dei valori di monetizzazione passano per la zona centrale (Duomo) dai circa 1.293 euro/mq attuali a 2.093 euro/mq, nella zona periferica risultano in aumento in media del 50% circa (esempio: a Quarto Oggiaro si passa dai 210 euro/mq attuali a 306). L’incremento maggiore, di circa il 100%, si riscontra nella zona semicentrale, quella che insiste sul limitare della cerchia della circonvallazione della 90/91 (esempio: in zona Solari si passa dagli attuali 476 euro/mq a 965). Nei casi complessi dei Piani attuativi e dei Permessi di costruire convenzionati, il valore di monetizzazione dovrà essere determinato da un’apposita perizia estimativa predisposta dai competenti uffici dell’Amministrazione comunale, o da altri enti, tra cui l’Agenzia delle Entrate.