Salva Milano in Aula entro fine mese
Roma – La maggioranza ha trovato un accordo sul cosiddetto «Salva-Milano», la legge che regolamenterà la costruzione di nuovi edifici e sanerà le opere già realizzate a Milano dopo le 14 inchieste che la Procura ha aperto su altrettanti cantieri edilizi in città. La nuova norma inizialmente sarebbe dovuta rientrare nel decreto Salva-casa. Ma all’ultimo era saltata per la mancanza di un accordo politico entro i tempi necessari per la pubblicazione del testo. Alla fine la norma che dovrebbe mettere un punto definitivo allo stallo dell’urbanistica in città è stata inserita nel Ddl sulla Rigenerazione urbana, depositato in Commissione Ambiente alla Camera dal relatore Tommaso Foti di Fratelli d’Italia. La proposta di legge punta risolvere la diatriba sull’interpretazione dell’articolo 41-quinquies, sesto comma, della Legge urbanistica e chiarisce che l’approvazione preventiva di un piano particolareggiato o di lottizzazione convenzionata non è obbligatoria in caso di costruzione di nuovi immobili su singoli lotti situati in ambiti edificati e urbanizzati, in caso di sostituzione di edifici esistenti o di interventi su edifici esistenti in ambiti edificati e urbanizzati. La norma considera interventi di ristrutturazione anche quelli che vanno a modificare volume, sagoma, funzioni e tipologia dell’edificio rispetto alle caratteristiche originarie. Oltre a sanare quanto è stato costruito, la norma evita che futuri cantieri possano venire bloccati come già accaduto a Milano. Il testo dovrebbe approdare in Aula entro fine mese. Una volta chiusa la prima lettura, il testo passerà al Senato per poi essere approvato in via definitiva entro la fine del 2024.