Inclusione e cura urbana: come raccontare e sviluppare il progetto “Per Porta Venezia”

Inclusione e cura urbana: come raccontare e sviluppare il progetto “Per Porta Venezia”

Milano – Il progetto “Per Porta Venezia”, promosso dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi in collaborazione con Vesti Solidale Onlus e con Caritas Ambrosiana, prosegue il suo percorso entrando in una nuova fase di sviluppo. L’iniziativa, avviata alla fine del 2022 e rinnovata nel 2024, ha l’obiettivo di sperimentare un modello innovativo di intervento territoriale, che coniuga la cura degli spazi pubblici e dell’ambiente con l’inclusione sociale. Nato per rispondere alla necessità di migliorare la qualità urbana del quartiere Porta Venezia, il progetto ha previsto l’organizzazione di interventi di pulizia, raccolta differenziata e cura degli spazi urbani complementari rispetto alle attività effettuate da AMSA, utilizzando piccole squadre di operatori individuati tra soggetti fragili in fase di reinserimento lavorativo. “Per Porta Venezia” si distingue per il suo approccio integrato e collaborativo, attraverso il coinvolgimento di diversi attori – tra cui Comune di Milano, AMSA – Gruppo A2A, Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, Associazione Commercianti Porta Venezia Milano Rainbow District, e YesMilano, city partner dell’iniziativa. Dopo oltre un anno di attività e sperimentazione, i promotori del progetto hanno voluto condividere i risultati raggiunti e raccogliere feedback, stimoli e proposte. Camera di Commercio, che, in particolare, sostiene il progetto e ne cura il coordinamento, ha organizzato il 30 ottobre presso Raffles Milano una giornata di confronto e lavori sull’iniziativa, con la presenza di tutti i partner e una selezione di rappresentanti del Comune di Milano, enti del terzo settore, soggetti locali e imprese che si occupano di rigenerazione urbana, insieme a istituzioni di riferimento del quartiere, per discutere gli esiti delle attività svolte finora e raccogliere idee per il loro sviluppo, per migliorare la fruibilità degli spazi urbani a vantaggio di turisti e residenti e costituire un modello di intervento generatore di sinergie con il tessuto imprenditoriale e sociale. Come sottolineato durante l’incontro da Sergio Rossi, Vice Segretario Generale di Camera di Commercio, è importante confrontarsi con interlocutori diversi per allargare la riflessione intorno al progetto e capire come ampliarlo in senso corale, coinvolgendo sempre di più gli attori territoriali. Ciò vale in particolare per un’iniziativa che, oltre al senso di inclusione, fa del concetto di reciprocità – intorno a cui è stata costruita la fitta rete di collaborazioni attivate – un elemento fondamentale, come evidenziato da Don Paolo Selmi, Vice Direttore di Caritas Ambrosiana. Dai lavori è emersa proprio l’importanza di aumentare la platea di attori coinvolti nel progetto, rivolgendosi non solo alla Pubblica Amministrazione e al mondo del commercio, ma anche alle reti associazionistiche, culturali ed educative della città, ottimizzando le sinergie sul territorio e le opportunità di estenderne e moltiplicarne il valore. Con altrettanta forza è apparsa anche l’esigenza di affiancare all’analisi approfondita delle caratteristiche dei contesti locali e dei bisogni delle comunità che li abitano, azioni di comunicazione del progetto dedicate al coinvolgimento della cittadinanza. È stata inoltre particolarmente apprezzata la possibilità di attivare collaborazioni con il tessuto imprenditoriale cittadino, facendo leva sul concetto di economia di prossimità. In seguito ai lavori, a partire dalle 18.30 è stato organizzato anche un momento di presentazione pubblica del progetto presso Leccomilano, locale situato nel cuore del Rainbow District in via Lecco 5, per raccontare gli impatti ambientali e sociali dell’iniziativa alla cittadinanza. L’attività di raccolta nell’ambito del progetto “Per Porta Venezia” incide infatti positivamente sulla raccolta differenziata di plastica, lattine e vetro: da marzo 2024 sono stati raccolti 6.068 kg di vetro e 2.902 kg di plastica e lattine. Con questo materiale grazie ad Amsa – Gruppo A2A è possibile ottenere 8.625 nuove bottiglie di vetro e realizzare 2.687 felpe in pile e 46 biciclette.