Mattarella: non ci sono più parole per esprime l’angoscia per gli incidenti sul lavoro

Mattarella: non ci sono più parole per esprime l’angoscia per gli incidenti sul lavoro

Bologna – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella oggi a Palazzo Re Enzo a Bologna (per prendere parte all’inaugurazione della Biennale dell’economia cooperativa) ha voluto ricordare il grave incidente sul lavoro alla Toyota: «Non ci sono più parole adeguate per esprimere allarme e angoscia». Il capo dello Stato ha espresso la sua vicinanza «ai feriti e ai familiari delle vittime del gravissimo incidente mortale sul lavoro». E ha puntualizzato. «Desidero anch’io, in apertura dei lavori, rivolgere un pensiero di solidarietà alla città che ci ospita, ai familiari delle vittime dell’alluvione e del gravissimo incidente mortale sul lavoro di ieri, ennesima tragedia sul lavoro. Non vi sono più parole adeguate per esprimere l’allarme e l’angoscia per gli incidenti che colpiscono chi sta lavorando, per l’insufficienza per la sicurezza per chi lavora». In mattinata Mattarella aveva ricordato poi che “la sottoscrizione della ‘Carta di Lorenzo’, in una sede significativa come il Consiglio Generale di Confindustria, sottolinea l’impegno che il sistema delle imprese intende assumere nei confronti della sicurezza negli ambienti di lavoro per una maggiore tutela degli studenti impegnati in percorsi di formazione in azienda”. A dirlo è il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. “La tragica morte di Lorenzo Parelli durante uno stage a Udine – riprende il Capo dello Stato – ha drammaticamente richiamato l’attenzione dell’intera società italiana sui processi che accompagnano i giovani nell’ingresso nel mondo del lavoro”. “Mentre rivolgo un pensiero ai suoi genitori e a quanti lo ebbero caro, esprimo apprezzamento per il solenne impegno che viene assunto oggi – conclude Mattarella – affinché accorciare la distanza tra giovani e lavoro si accompagni al rispetto della loro dignità di persone, di lavoratori, di cittadini”.