Lavoro, strage a Bologna: Landini, sicurezza priorità, venerdì lo sciopero

Lavoro, strage a Bologna: Landini, sicurezza priorità, venerdì lo sciopero

Bologna – Lorenzo Cubello, 37 anni e Fabio Tosi, 34 sono i due lavoratori che hanno perso la vita nell’esplosione avvenuta alla Toyota Material Handling di Borgo Panigale a Bologna. Undici le persone ferite e ricoverate. Quanto accaduto “conferma l’assoluta inadeguatezza che c’è sul tema della salute e della sicurezza, continua a essere considerato un costo e non invece un elemento di priorità di fondo”, ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini. ”Questa situazione in cui ormai hai una media di tre morti al giorno – ha aggiunto – è una cosa che va avanti da anni. Il tema è come la centralità della sicurezza e della salute abbia bisogno di non essere più considerata un costo ma di essere considerata un investimento e un elemento di prevenzione che va curato a ogni livello, sia quando questo avviene in una situazione legata ad appalti e subappalti sia quando avviene in una situazione che può riguardare la manutenzione e la ordinarietà del lavoro”. Deve esserci “un cambiamento di fondo sul tema di salute e sicurezza” con “formazione e modelli organizzativi che tornino a essere elemento centrale di fare impresa”, ha concluso. Il comunicato unitario di Fim Fiom Uilm bolognesi parla di “un’ulteriore strage sul lavoro” e annuncia lo sciopero di otto ore del settore metalmeccanico nella giornata di venerdì 25 ottobre. Giovedì 24 ottobre le sigle metalmeccaniche terranno una conferenza stampa per spiegare le ragioni profonde di questa decisione. “L’esplosione di un dispositivo esterno (probabilmente un generatore) ha causato il crollo intero di parti degli stabili coinvolgendo decine di lavoratrici e lavoratori – si legge nella nota –. Al momento i morti sarebbero 2, mentre i feriti sarebbero oltre 20 di cui 2 gravi”. “Per il nostro territorio si tratta dell’ennesima strage di quest’anno. Una strage, quella alla Toyota, che ha coinvolto decine di persone e che accende drammaticamente il faro sulla sicurezza dentro le fabbriche. Agli organi ispettivi e alla magistratura spetterà fare luce su quanto accaduto. Alle famiglie delle vittime va tutto il cordoglio e la vicinanza da parte delle organizzazioni sindacali”. “Ancora una volta dobbiamo dire basta alla strage quotidiana di lavoratrici e lavoratori che escono di casa per lavorare e non vi fanno ritorno. Come lavoratrici e lavoratori e società civile non dobbiamo normalizzarci alla logica della tragica ‘fatalità’”.