Sostenibilità e innovazione: apre a Milano “Il Verde e il Blu Festival”

Sostenibilità e innovazione: apre a Milano “Il Verde e il Blu Festival”

Milano – Aprono oggi le due giornate milanesi de “Il Verde e il Blu Festival”, la manifestazione promossa dalla multinazionale di consulenza BIP che fino al 10 ottobre pone al centro del dibattito una riflessione sulla nuova Società 5.0. “La vocazione della nostra azienda” – spiega Alberto Idone, CEO di BIP “è mettere a disposizione delle imprese le competenze per capire e interpretare le trasformazioni profonde. Operando direttamente all’interno delle industrie quello che vediamo è un’accelerazione rapida che va verso l’ibridazione dei due colori: il verde della sostenibilità e il blu dell’innovazione. Un’ibridazione che non solo ha cambiato gli ecosistemi di business, ma che ha invaso anche la componente sociale dei processi. Si tratta di un’accelerazione che va gestita, perché la competitività senza regolamentazione può esacerbare le disuguaglianze”. Anche per Elena Grandi, Assessora all’Ambiente e al Verde Comune di Milano il tema della convergenza è centrale. “Quando parliamo di Verde e Blu sono tante le interpretazioni, ma tutte attengono al tema della sinergia. Questa si manifesta quando mettiamo la digitalizzazione al servizio della transizione senza dimenticare mai la sfera sociale”. Ed è all’interno di questa convergenza che si inserisce il lavoro che le amministrazioni condividono con aziende, organizzazioni non profit e istituzioni. Ne è un esempio il Climate City Contract, il contratto tra cittadini e Comune in cui ogni attore si impegna a lavorare per accelerare la neutralità carbonica delle nostre città al 2030. In questo ecosistema anche il mondo dell’Università svolge un ruolo fondamentale. “Formare i giovani significa non solo formare professionisti e tecnici, ma avere l’ambizione di formare prima di tutto persone. La sfida è quella di preparare i giovani fornendo loro le competenze tecniche e digitali per affrontare le sfide globali cogliendo sempre di più il senso etico della tecnologia” – ha sottolineato Isabella Nova, Prorettrice del Politecnico di Milano.