Progetto Food Trails a Bruxelles: una eredità duratura per la trasformazione dei sistemi alimentari urbani
Bruxelles – Si è concluso a Bruxelles il progetto Food Trails, finanziato dal programma Europeo Horizon 2020 e con capofila il Comune di Milano, con una conferenza che ha riunito oltre 200 partecipanti, tra decisori politici, rappresentanti delle città, ricercatori e organizzazioni della società civile. Durante l’evento sono stati presentati i risultati raggiunti, dimostrando l’impatto significativo delle azioni promosse dal progetto Food Trails sulla trasformazione in chiave sostenibile dei sistemi alimentari urbani. Il Comune di Milano, attraverso il progetto Food Trails ha coordinato un network di 11 città europee (Bergamo, Tirana, Salonicco, Funchal-Madeira, Groningen, Copenaghen, Varsavia, Birmingham e le aree metropolitane di Bordeaux e Grenoble Alpes), 3 università (Cardiff University, Roskilde University e Wageningen University and Research) e 5 importanti organizzazioni internazionali: Eurocities, una rete di 200 grandi città europee che rappresentano circa 150 milioni di persone in 38 paesi; Slow Food, un movimento globale che promuove la biodiversità, l’agroecologia, l’educazione al gusto e si occupa di advocacy per favorire il dialogo tra la società civile e le istituzioni; la EAT Foundation, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che si occupa di promuovere sistemi alimentari sani e sostenibili per migliorare sia la salute umana che quella del pianeta; le organizzazioni italiane Fondazione Politecnico Milano e Cariplo Factory. “Siamo orgogliosi del nostro lavoro in Food Trails e dell’impegno proficuo come capofila. È stato un viaggio straordinario, sia per i risultati raggiunti, che per il percorso tracciato a beneficio anche di altre città europee che vorranno lavorare su questi temi – ha sottolineato la Vicesindaco Anna Scavuzzo -. Il nostro impegno non si ferma qui: il lavoro collettivo realizzato nell’ambito di Food Trails rafforzerà il network del Milan Urban Food Policy Pact contribuendo a migliorare la qualità delle politiche alimentari e dei processi per svilupparle. Siamo certi che i progressi del consorzio di Food Trails ispireranno nuove future iniziative”. A Milano, il progetto ha permesso di avviare una nuova azione di innovazione e ricerca sugli ambienti delle mense scolastiche. Tra il 2023 e il 2024, in collaborazione con Milano Ristorazione, partner chiave in questo progetto per la città, sono stati riqualificati 5 refettori scolastici, migliorando l’esperienza del pasto e riducendo lo spreco di cibo del 6%, con un impatto su oltre 2.000 bambini, il 95% dei quali si è dichiarato soddisfatto. Questa azione rafforza i già importanti risultati ottenuti sul fronte della circolarità del sistema delle mense scolastiche, dal punto di vista degli acquisti pubblici, della riduzione della plastica e dell’aumento delle azioni di educazione alimentare per tutti i target. Nel 2023, le attività di raccolta delle eccedenze alimentari hanno permesso di raccogliere e redistribuire 20 tonnellate di pane e 42 tonnellate di frutta dalle mense scolastiche, grazie alla collaborazione con associazioni dedicate come Siticibo. Inoltre, dal 2024 è stata rafforzata l’analisi dei dati sulla ridistribuzione delle eccedenze per migliorare la pianificazione e ampliare la copertura territoriale, raggiungendo aree prima non servite. Tra il 2022 e il 2024, per sensibilizzare le famiglie su temi come la prevenzione dello spreco alimentare, la produzione locale e una dieta sana e sostenibile, il Comune di Milano e Milano Ristorazione hanno distribuito oltre 231.000 libretti educativi nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, all’interno di una campagna a lungo termine dedicata al tema della riduzione dello spreco alimentare. “La partecipazione di Milano in azioni così ambiziose e di lungo termine sono la dimostrazione che lavorare strategicamente su temi chiave come l’educazione alimentare e la lotta agli sprechi può generare impatti a medio e lungo termine per la città partendo dai più piccoli, ma generando effetto moltiplicatore anche negli adulti – ha sottolineato la Vicesindaco Scavuzzo -. Il progetto ha inoltre rafforzato la capacità di Milano di essere leader e motore di cambiamento tra le città europee aderenti al Milan Urban Food Policy Pact, promuovendo politiche alimentari urbane trasformative, con benefici per l’ambiente, la salute pubblica e le economie locali”. Più in generale, Food Trails ha lasciato un’eredità importante con 31 azioni pilota in linea con il quadro politico europeo ‘Food 2030’ (Clima, Circolarità, Comunità, Nutrizione) e con le categorie del Milan Urban Food Policy Pact – MUFPP (Governance, Nutrizione e diete sostenibili, equità sociale ed economica, produzione del cibo, approvvigionamento e distribuzione alimentare e spreco alimentare) implementate nelle 11 città del progetto; 8 nuove politiche alimentari lanciate in città che inizialmente non ne avevano, creazione di 8 strumenti a supporto dello sviluppo di food policy in ogni fase del loro processo a disposizione di tutti. Nell’ambito del progetto, sono state 26 le città europee che hanno partecipato al programma di replica di Food Trails seminando nuove opportunità per la creazione di politiche alimentari urbane e con la creazione di un manuale pratico di replica per le città per guidare l’attuazione di azioni a livello locale. Sono poi stati organizzati oltre 110 eventi a livello internazionale, nazionale e locale per sensibilizzare e promuovere pratiche alimentari sostenibili. A questo si aggiunge di fatto l’introduzione di un nuovo paradigma nel modo in cui le città possono affrontare le sfide legate alla sostenibilità dei loro sistemi alimentari, promuovendo politiche alimentari integrate in sinergia con le diverse dimensioni sociali, economiche e ambientali che influenzano questi sistemi. Tali politiche non solo aiutano a proteggere e formalizzare azioni sperimentali già in atto, ma garantiscono anche un impegno politico che formalizza la governance per l’implementazione delle azioni. Inoltre, creano la possibilità di lavorare in sinergia con altre politiche urbane e altri dipartimenti municipali. Inoltre il progetto ha trasformato la tradizionale relazione tra città e ricercatori, creando un modello ibrido in cui ricercatori e funzionari della città sono “amici critici” che si supportano a vicenda, con i ricercatori che sono presenti per consigliare e supportare. “Le città ospitano oltre il 75% della popolazione europea e sono in prima linea nell’innovazione alimentare – ha sottolineato l’Europarlamentare Giorgio Gori, che da Sindaco di Bergamo ha portato avanti nella sua città il processo per la politica alimentare locale nel corso del progetto Food Trails -, ma affrontano ostacoli come regolamenti obsoleti e risorse finanziarie insufficienti. In occasione di questo importante evento conclusivo, il progetto lancia un appello alla Commissione Europea per includere le città nel Board Europeo sull’Agroalimentare e incrementare i finanziamenti destinati alle politiche alimentari locali”. “Progetti come Food Trails dimostrano il potenziale delle soluzioni locali per affrontare sfide globali – ha sottolineato Rosalinda Scalia, Vice Head of Unit per la bioeconomia e i sistemi alimentari della DG RTD della Commissione Europea -. Il cibo deve essere considerato in modo sistematico: se falliamo sul cibo, falliamo su tutto. L’importanza di approcci diversificati, come quelli messi in atto dalle città, che permettono di agire velocemente e coinvolgendo tutti gli attori interessati, è la strategia innovativa che serve per essere efficaci ma anche per delineare dei percorsi a lungo termine. Food Trails ha gettato le basi per ulteriori progressi, non solo nelle città coinvolte, ma in tutta Europa e a livello internazionale. Un esempio di questo impatto è rappresentato dalle nuove adesioni registrate durante il percorso di food trails, con città come Antalya, Taranto, Sarajevo, Nizza Côte d’Azur, che hanno deciso di unirsi al MUFPP con l’obiettivo di approfondire le conoscenze sui sistemi alimentari”.