Milano, medici in rivolta, lettera a Sala: basta gabelle su Area C e parcheggi

Milano, medici in rivolta, lettera a Sala: basta gabelle su Area C e parcheggi

Milano – I medici di Milano sono sul piede di guerra. In una lettera al sindaco Giuseppe Sala, Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei medici della città, denuncia la situazione insostenibile causata dalle restrizioni su parcheggi e circolazione in Area C. Secondo Rossi, i medici sono costretti a pagare per svolgere un servizio pubblico, con multe che colpiscono anche chi usa i permessi validi per la sosta nelle aree riservate. “È ora di trovare una soluzione,” chiede Rossi, evidenziando come i sistemi digitali di controllo spesso sanzionino ingiustamente i professionisti sanitari. Il cuore del problema riguarda i permessi di sosta. I medici possono parcheggiare solo nelle zone di residenza o in quelle legate al loro studio. Tuttavia, con la carenza di medici e pazienti distribuiti su tutta Milano, questa soluzione è ormai insufficiente. Sebbene l’ordinanza del 2014 consenta ai medici di sostare temporaneamente con un contrassegno specifico, la burocrazia complicata e le multe automatiche, introdotte da una successiva norma del 2019, rendono tutto più difficile. I medici vengono multati anche quando in regola, costringendoli a fare ricorso, un processo che sottrae tempo prezioso e che spesso risulta più costoso della stessa multa. La situazione sta diventando critica per i medici, che potrebbero essere costretti a revocare l’assistenza ai pazienti fuori zona per evitare ulteriori sanzioni. Rossi sottolinea come questa burocrazia stia mettendo a rischio il lavoro dei medici e l’assistenza ai cittadini, soprattutto in un momento di grave carenza di personale medico. “Non è possibile continuare a lavorare in queste condizioni,” conclude Rossi, chiedendo al sindaco Sala di intervenire per tutelare i medici e garantire loro di svolgere il proprio lavoro senza essere penalizzati.