Milano, nuovo regolamento per la Commissione Paesaggio: obbligatoria la parità di genere
Milano – Il Consiglio comunale ha approvato la delibera che definisce il nuovo regolamento della Commissione comunale per il Paesaggio, con l’introduzione di alcune modifiche a quello attuale atte a promuovere l’equilibrio di genere e rafforzare ulteriormente il principio di trasparenza che lo guida. Il provvedimento, già approvato dalla Giunta lo scorso 16 settembre, con il passaggio in Aula diventa esecutivo. La Commissione per il Paesaggio è un organo tecnico-consultivo del Comune che esprime pareri obbligatori (ai sensi della Legge Regionale 12/2005) su questioni di materia paesaggistica, con particolare attenzione alla coerenza del progetto con i principi, le norme e i vincoli degli strumenti paesistico-ambientali, nell’ottica di una tutela complessiva del territorio comunale. L’individuazione dei componenti della Commissione, che operano a titolo gratuito, avviene sulla base di criteri di selezione definiti a livello generale dallo stesso regolamento e specificati dall’apposito avviso pubblico: gli incarichi vengono poi assegnati sulla base di una selezione attuata da una commissione designata dalla Direzione generale. Le candidature vengono proposte dagli Ordini, i Collegi, le Associazioni professionali, le Università, le Sovrintendenze. Si deve comunque trattare di soggetti esterni all’ente, con particolare, pluriennale e qualificata esperienza nella tutela del paesaggio. Con un emendamento proposto dall’Aula, il nuovo regolamento prevede la parità di genere in tema di rappresentanza, con l’obbligo che 7 sui 15 componenti complessivi appartengano al genere meno rappresentato (dal 40 e 60% indicato in precedenza con la delibera di Giunta). Previste anche le figure di un consulente in tema agronomico e, come approvato con un altro emendamento, quella di un consulente in tema di disabilità e accessibilità, qualora vengano trattate questioni sensibili. Inoltre, tra le principali modifiche introdotte rispetto al regolamento vigente, il numero dei componenti passa dagli attuali 11 a 15, e almeno 8 componenti, compreso il Presidente, per l’intera durata dell’incarico non potranno svolgere attività di libera professione nel territorio comunale. La durata della carica, infine, passa da 3 a 4 anni. Il regolamento dedica un articolo anche ai rappresentanti dei Municipi, i quali partecipano, senza diritto di voto, alle sedute della Commissione per esprimere valutazioni di loro competenza, e dovranno avere un profilo tecnico.
Le valutazioni, di carattere tecnico, economico e sociale in merito all’ambito territoriale interessato dall’intervento, vanno a supporto dei lavori della Commissione, della quale sono utili a orientare e sostenere l’espressione del parere conclusivo rispetto a quanto esaminato. Il nuovo regolamento sarà alla base dell’avviso pubblico con il quale verranno individuati i candidati per la prossima Commissione. Quella attuale, infatti, è in scadenza a dicembre 2024, dopodiché si procederà alle nomine valide per il successivo quadriennio.