Vacanze in Italia tra le città: Milano con il 8,9% di preferenze tra le mete preferite dai turisti

Vacanze in Italia tra le città: Milano con il 8,9% di preferenze tra le mete preferite dai turisti

Milano – L’estate appena conclusa ha segnato un nuovo record per il turismo in Italia, con oltre 230 milioni di presenze registrate, un aumento del 2,3% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dal report “Overtourism: sfide, soluzioni ed opportunità per l’Italia di domani” effettuato su un campione di 3.000 viaggiatori da giugno a settembre e realizzato da Visit Italy, portale dedicato alla promozione e valorizzazione turistica italiana. Tuttavia, i dati evidenziano tendenze contrastanti: mentre il turismo internazionale è in crescita del 4,6%, i grandi assenti sono proprio i turisti italiani: si nota infatti un calo dell’1,2% per il turismo interno, con sempre più connazionali orientati verso destinazioni estere. Tra le mete preferite dai visitatori internazionali spiccano le città d’arte italiane, con Firenze, che guida la classifica, superando Roma grazie al suo inestimabile patrimonio culturale, ma la crescente domanda turistica rischia di mettere sotto pressione la sua capacità ricettiva. Napoli ha sorpassato Venezia, registrando un forte incremento di popolarità. Milano supera Palermo, con l’8,9% delle preferenze e diventa una delle mete culturali più gettonate. Con il passare degli anni, Milano ha aumentato in maniera esponenziale la sua offerta culturale, tanto da diventare una delle città italiane che ha in programma ogni mese numerose mostre ed eventi di respiro internazionale capaci di attrarre migliaia di visitatori anche dall’estero. Bari, infine, è in ascesa, affermandosi come una nuova destinazione emergente grazie alla sua ricca offerta turistica. I dati dell’Osservatorio, rivelano una netta preferenza dei visitatori per tre gioielli culturali italiani. In cima alla lista, il maestoso Palazzo Ducale di Venezia (oltre il 12% delle preferenze), che ha catturato l’attenzione di numerosi viaggiatori desiderosi di immergersi nella storia e nell’arte veneziana. Seguono da vicino la cattedrale di Firenze (più del 10%). Terzo, il suggestivo Duomo di Milano, con il 9,8% delle scelte. Monumento simbolo del capoluogo lombardo, vanta un passato di oltre 5 secoli. La cattedrale gotica, costata ben 600 anni di lavoro, riflette in modo appropriato la creatività e l’ambizione della città. “Con solo il 5% dei turisti che si avventura verso destinazioni meno conosciute, il rischio di sovraffollamento nelle mete più popolari diventa sempre più concreto. Se non interveniamo subito, entro il 2030 il 50% delle principali destinazioni italiane potrebbe diventare inaccessibile a causa del turismo di massa. È fondamentale promuovere un turismo più bilanciato, valorizzando anche i tesori meno noti del nostro territorio. Per proteggere il patrimonio culturale e generare valore per le comunità locali, è indispensabile adottare strategie di destagionalizzazione e una gestione sostenibile. Solo così il turismo potrà davvero contribuire a costruire un futuro migliore.” spiega Ruben Santopietro, CEO e founder di Visit Italy. L’Italia, celebre per le sue straordinarie bellezze culturali e naturali, si posiziona al quinto posto tra le destinazioni turistiche più desiderate al mondo. Tuttavia, il fenomeno dell’overtourism – cioè l’eccessiva concentrazione di turisti in alcune località – sta diventando una minaccia sempre più concreta per la sostenibilità del patrimonio storico e per la qualità della vita delle comunità locali. Città iconiche come Venezia, Firenze e Roma soffrono di una pressione turistica insostenibile, che rischia di provocare danni irreversibili ai monumenti e ai quartieri storici. Questo scenario alimenta sentimenti di turismofobia tra i residenti, esasperati anche dall’aumento incontrollato degli affitti brevi, che porta alla desertificazione delle aree residenziali e all’aumento del costo della vita, creando tensioni sociali sempre più forti. Il problema è ben visibile in città come Barcellona, Lisbona e Amsterdam, dove l’eccessivo afflusso di turisti ha provocato un aumento dei prezzi immobiliari, perdita di identità culturale e impatti negativi sull’ambiente. I social media guidano il turismo: il 76% dei Millennial e dei GenZ è influenzato da ciò che guardano sul telefono. Oggi piattaforme come Instagram, TikTok e Facebook non sono solo strumenti di condivisione, ma rappresentano vere fonti di ispirazione per i viaggiatori in cerca di nuove esperienze. Infatti, il 76% dei Millennials e della Gen Z intervistati ha affermato di aver scelto la propria destinazione dopo essere stato influenzato dai social media. Il digitale si sta affermando come una risorsa chiave per contrastare l’overtourism e valorizzare territori meno conosciuti. Grazie a strategie di promozione digitale, è possibile portare all’attenzione del pubblico mete emergenti e meno frequentate. “Le destinazioni che adottano strategie di destagionalizzazione non solo garantiscono una migliore distribuzione dei flussi turistici, ma hanno il potenziale di ridurre del 25% l’affollamento entro il 2027. Questo approccio è essenziale per preservare la qualità dell’esperienza turistica e il patrimonio locale, creando al contempo nuove opportunità economiche durante i periodi meno frequentati.” aggiunge Ruben Santopietro di Visit Italy.