La crisi dei servizi per la salute mentale è un pericolo per la collettività. Ma agire è ancora possibile

Milano – Bergamo, Brescia, Lecco, Lodi, Mantova, Milano. Queste le 6 province dove nei mesi scorsi si sono svolte assemblee cittadine promosse dalla Campagna per la Salute Mentale, il coordinamento che raduna le diverse e integrate forze civili impegnate in Lombardia sul tema della fragilità mentale, che venerdì 27 settembre, dalle 14.30 alle 18, si riunirà in assemblea generale presso la Casa della Carità di Milano, dando voce alle esperienze locali e ai bisogni di tutti coloro che, a vario titolo e in variegati contesti, si occupano di salute della persona nella sua dimensione relazionale e psichica. L’attuale crisi dei servizi per la salute mentale è un pericolo che riguarda la collettività, perché avere cura della salute mentale significa proteggere le relazioni e i legami sociali che costituiscono il tessuto della comunità. Per questo la salute mentale deve essere centrale nella discussione sui temi della salute pubblica, mentre oggi appare marginale o lasciata solo ai titoli di giornale quando accadono fatti di cronaca di particolare gravità. Tuttavia, agire per invertire la rotta è ancora possibile. Dagli incontri cittadini sono infatti emerse preziose esperienze, che saranno condivise durante l’assemblea generale: progetti che stanno funzionando a dispetto della crisi del servizio pubblico; iniziative territoriali pregevoli, che meritano di essere imitate ed estese senza più limiti geografici o temporali, con finanziamenti stabili e continuativi, ridando forza e centralità al servizio pubblico quale luogo di elezione per la cura di prossimità.